28/06/2019 di Redazione

Multa del garante della Privacy su Facebook: 1 milione di euro

L’illecito accesso ai dati di 87 milioni di utenti concesso a Cambridge Analytica è ancora fonte di problemi per il social network. Colpevole, secondo il garante, di comunicazioni tardive e non trasparenti.

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L’azienda più ficcanaso della storia del Web, Cambridge Analytica, torna negli incubi di Facebook. Il Garante per la privacy ha applicato al social network una multa da 1 milione di euro, ultimo atto di un lavoro iniziato a gennaio di quest’anno con l’apertura di un’istruttoria sul caso e con l’invito a non proseguire nei comportamenti illeciti. Come ormai noto, Cambridge Analytica ha potuto beneficiare per anni di un ampio accesso ai dati di circa 87 milioni di utenti, un bacino in cui erano comprese persone che avevano scaricato l’applicazione di test psicologico (finalizzata, in realtà, puramente alla raccolta di dati) Thisisyourdigitallife, ma anche i loro amici sui social.

 

Nel nostro Paese il Garante per la privacy ha accertato che solo 57 persone hanno installato l’app incriminata, ma attraverso le condivisioni social Cambridge Analytica ha potuto mettere gli occhi sui dati di circa 214mila italiani. Persone che non avevano dato il consenso all’uso dei propri dati da parte dell’applicazione.

 

La multa dell’authority è giustificata da alcuni meccanismi burocratici e anche dalla portata del business di Facebook. Il Garante aveva già spiegato quali fossero le colpe: mancata informativa, mancata acquisizione del consenso e mancato idoneo riscontro alla richiesta di informazioni ed esibizione dei documenti. Facebook aveva scelto di estinguere il procedimento pagando una multa di valore (molto) inferiore, cioè 52mila euro. Ma il “patteggiamento” non le era stato concesso, dato che le violazioni su informativa e consenso riguardavano una banca dati di grandi dimensioni e rilevanza. Sanzione piena, dunque.

 

La cifra di 1 milioni di euro, ha spiegato il Garante, è stata fissata tenendo conto della quantità di dati esposti e del numero di utenti mondiali di Facebook, nonché delle condizioni economiche della società. Per quanto importante, la multa  non si avvicina alla severa sanzione dell’Antitrust di sei mesi fa: ben 10 milioni di euro.

 

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