Ieri RIM ha presentato una relazione trimestrale fortemente inferiore alle aspettative, con ricavi in flessione di un miliardo di dollari rispetto al trimestre precedente. Il CEO Thorsten Heins ha dovuto ammettere di avere venduto solo 500mila BlackBerry Playbook: un dato che stona rispetto ai 15 milioni di iPad venduti da Apple. E i tablet sono solo uno dei tanti problemi dell'azienda canadese.
Thorsten Heins, Ceo di RIM. La casa canadese annuncia la ri-focalizzazione sul mercato enterprise
Per questo il numero uno di RIM ha fatto una dichiarazione che non lascia fraintendimenti: la società intende concentrarsi solo su ciò che crede essere la sua forza primaria, la sicurezza,
che è la cosa più importante per i suoi clienti business. Thorsten ha
spiegato che ha in programma "la rifocalizzazione sul business
aziendale per capitalizzare la posizione di leadership della compagnia in questo
segmento".
È la seconda forte sterzata per il nuovo CEO, che a gennaio aveva
lasciato intendere una maggiore spinta verso il consumer per
riguadagnare terreno rispetto alla concorrenza e attirare nuovi clienti
partendo dall'utenza privata, con un percorso di crescita analogo a
quello di Google e Apple. Da lì veniva la spinta verso il London e gli altri prodotti touch su cui l'azienda canadese stava lavorando.
Heins ha dichiarato anche come "il successo di Rim debba passare dal creare un'importante offerta consumer", che si materializzerà con il lancio di BlackBerry 10 (metà 2012?) e con la spinta ai BlackBerry 7 per tutto il fiscal year 2013, le cui vendite verranno "incentivate in modo molto forte per spingere il passaggio da prodotti più vecchi e attrarre nuovi consumatori alla prima esperienza d’uso".
Sempre Heins ha voluto smentire le voci di un possibile abbadono totale del mercato consumer confermando come la società "nei prossimi mesi abbia in programma il lancio di nuovi smartphone BlackBerry 7 per rafforzare la nostra posizione nel segmento entry level e di aumentare l’impegno per continuare a crescere nella base utenti migliorando le funzionalità consumer dei nostri smartphone, per cui darà vita a delle nuove partnership".
Molti, in ogni caso, ritengono che l'eventuale ritirata dal mercato consumer per concentrarsi sui clienti aziendali sia una ricetta per il fallimento. Rob Enderle, analista di Enderle Group, ha sottolineato che il mondo dei dispositivi mobili è nel bel mezzo della rivoluzione della consumerizzazione. In questo momento, il mercato consumer e il mercato enterprise sono la stessa cosa. Per questo, secondo Enderle "questa mossa significa lavorare in difesa per rallentare la caduta, senza lasciarsi lapossibilità di invertire la tendenza".
La sensazione è che in RIM non ci sia una vera strategia a lungo
termine, ma decisioni improvvisate in una situazione nervosa e frenetica
in cui si cerca disperatamente di risolvere un guaio troppo grosso, con
gli investitori che pressano, gli analisti che suonano il requiem e i
clienti che passano alla concorrenza (diversi enti statunitensi hanno
dato il benservito a RIM, non ultimo il Pentagono).
E in questa situazione complessa non manca il fuggi fuggi generale: ieri RIM ha comunicato che
il co-CEO Jim Balsillie si è dimesso dal consiglio di amministrazione
insieme a David Yach, Chief Technology Officer e a Rim Rowan, chief
operating officer per le operazioni globali. In tutti e tre i
casi si trattava di figure chiave della gestione, ma ci vorrà tempo per
capire quanto queste dimissioni destabilizzeranno ancora di più
l'azienda.
L'andamento azionario di RIM
Al momento i BlackBerry hanno ancora una posizione rilevante nel mercato aziendale degli smartphone, ma è innegabile che stanno lentamente perdendo quote di mercato grazie a un numero sempre più crescente di dipendenti che chiede a gran voce iOS o Android per lavorare. Se si tiene conto che a breve è prospettata anche una forte concorrenza da parte di Windows Phone, è facile capire come le aspettative per RIM sembrano sempre più buie.
Al Hilwa, analista di IDC, reputa che RIM abbia ancora delle chance, ma "deve affrontare decisioni che implicano cambiamenti radicali al suo modello di business. Le decisioni coinvolgono grandi questioni, come se RIM dovrebbe continuare o meno a sviluppare i BlackBerry o passare a una dotazione Android, oppure se debba abbandonare il mercato dei tablet, o prendere in considerazione la ricerca di un acquirente". Probabilmente non bisognerà aspettare molto per avere una risposta.