28/10/2011 di Redazione

Amazon investe in Italia e apre il primo centro logistico

A Castel San Giovanni, in provincia di Piacenza, è nata una struttura da 25.000 mq per ridurre ulteriormente i tempi di consegna nella Penisola. Previsti complessivamente 350 posti di lavoro (esclusi gli stagionali). Diego Piacentini, senior vice presiden

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Amazon diventa meno virtuale. E in attesa di aprire anche una quartier generale italiano inaugura ufficialmente il primo centro di distribuzione che dovrebbe migliorare il servizio per i clienti della Penisola. Castel San Giovanni, in provincia di Piacenza, è la sede del nuovo centro logistico, un gigantesco magazzino di 25.000 mq (come quattro campi da calcio) che si trova a 3-4 ore di distanza dal 60-70% dei clienti del negozio online. 
 

Diego Piacentini, senior vice president di Amazon, all'inaugurazione del primo centro di distribuzione italiano


Una distesa di pannelli fotovoltaici copre il tetto del capannone, che assicurando l’energia a tutto lo stabile e ne destina una parte per soddisfare i consumi di un migliaio di famiglie, è l’altro dettaglio che completa il panorama della struttura. Nel gergo tecnico di Amazon il centro ha il nome di Mxp1 (da Malpensa l’aeroporto che qualcuno ha indicato erroneamente come più vicino). “Significa che poi ci sarà anche un due e un tre”: questa l’assicurazione fornita da Diego Piacentini, senior vice president del colosso del commercio elettronico, che immagina già un forte sviluppo della filiale italiana guidata da Martin Angioni.

Sotto la guida di Stefano Perego, responsabile di Amazon Logistic, pochi giorni fa è partito da Castel San Giovanni il primo ordine che ha puntato verso la Sicilia. Si tratta di una struttura ancora in fase di start up che lavora su tre turni, con alta intensità manuale e che non sfrutta fino in fondo l’altezza del capannone per velocizzare le operazioni (l’utilizzo di carrelli elevatori aumenterebbe, secondo Perego, i pericoli di incidenti). Al momento i pochissimi carrelli utilizzati possono muoversi solo lungo il perimetro e non utilizzano le corsie centrali della struttura.

Strutturata in modo simile a quello degli altri magazzini della multinazionale, la struttura piacentina se da una parte prevede che i best seller siano posti in un punto facilmente raggiungibile, dall’altra è organizzata in modo tale che i libri possano essere piazzati ovunque dai dipendenti. Il codice assegnato con il barcode (niente Rfid) li piazzerà su una mappa che riporterà le loro coordinate. Poi quando la stessa copia di un libro si troverà in troppi posti differenti toccherà al software lanciare l’allarme e dare il via alle operazioni di raggruppamento dei volumi.

Oltre 350 addetti in organico. Il futuro si chiama food e abbigliamento
I dipendenti già assunti sono 150, che dovrebbero salire nei prossimi mesi a 350 (oltre il 50% delle dipendenti saranno donne); 400, invece, gli addetti stagionali previsti per il periodo di picco di Natale. Numeri importanti per una struttura che a regime avrà tre chilometri di scaffali e ospiterà le differenti merceologie di prodotti, comprese quelle di chi ha deciso di vendere tramite Amazon, già presenti sul sito.

Nel centro di distribuzione di Castel San Giovanni lavoreranno a regime 350 addetti, oltre agli stagionali


Altre categorie di prodotti si aggiungeranno a quelle già esistenti, prossimamente arriverà anche il Kindle che due settimane fa ha debuttato in Francia, mentre in tempi più rapidi Amazon annuncerà gli accordi con gli editori italiani per avere libri elettronici nel formato adatto al suo e-reader. Ma se vendiamo sempre di più libri elettronici come faremo a vendere gli altri? Ha chiesto uno dei nuovi dipendenti di Amazon a Piacentini nell’incontro che ha preceduto la conferenza stampa. “Venderemo altro” - è stata la risposta. C’è ancora molto spazio in Italia per crescere nel food e nell’abbigliamento, solo per fare due esempi che “costituiranno il cuore di Amazon fra cinque anni”.  

Perché in Italia, ha aggiunto ancora Piacentini, il commercio elettronico sta crescendo in modo vertiginoso tanto è vero che nel budget di quest’anno non era previsto l’investimento in Italia, che è stato deciso in aprile quando ci si è resi conto che le vendite stavano registrando eccellenti tassi di crescita.  Con tempi sorprendenti, che secondo il manager dimostrano che anche nel Belpaese è possibile fare le cose in fretta, in ottobre il magazzino ha iniziato a funzionare diventando così il 17° centro aperto da Amazon quest’anno nel mondo (su scala globale sono una sessantina gli hub di distribuzione).

Ma la recente legge sui libri non ha frenato le vendite di Amazon? “Siamo abituati - ha risposto Piacentini - a lavorare in mercati dove esiste una limitazione degli sconti sui libri. Il prezzo è importante ma altre importanti armi vincenti sono costituite dalla qualità del servizio e dall’ampia gamma offerta. E comunque questo magazzino non è costruito per rispondere alla domanda di oggi ma per rispondere alla domanda di oggi ma per quella che verrà. Una delle caratteristiche di Amazon è di organizzarsi per il futuro, non per il presente”.


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