06/07/2010 di Redazione

Anche la Business Intelligence diventa mobile

MicroStrategy punta sulla versione Mobile del suo software di analisi dei dati. Nel corso di un evento internazionale, che inizia ufficialmente oggi a Cannes e che proseguirà fino all'8, mostra funzioni e applicazioni per BlackBerry, iPhone e iPad. IctBus

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E' iniziata ieri, con alcune sessioni riservate ai partner, la kermesse che MicroStrategy ha organizzato a Cannes per lanciare definitivamente la versione Mobile del proprio software di Business Intelligence.
Oggi il via ufficiale per gli iscritti all'evento e per i giornalisti. C'è molta attesa per vedere come i report, i grafici e le dashboard saranno visualizzati e soprattutto sfruttati da iPhone, BlackBerry e iPad per "animare" l'analisi dei dati.
Secondo MicroStrategy (ma sappiamo bene che il parere non è isolato), quella che si sta aprendo ora è una vera e propria nuova era dell'Information Technology, un'era in cui i dispositivi mobili diventeranno la piattaforma preferenziale per qualsiasi attività, anche quelle, come la Business Intelligence, che sono sempre state il regno di architetture complesse, sia dal lato hardware che software.

La nuova generazione dell'IT coinvolgerà miliardi di utenti.


Oggi e domani, dunque, IctBusiness seguirà in diretta il MicroStrategy World 2010 da Cannes, raccontandovi i punti salienti dell'evento.
Gli appuntamenti di questa mattina sono alle 9:00 per la sessione plenaria e alle 11:00 per la conferenza stampa. A seguire, cercheremo di raccontarvi brevemente gli spunti più interessanti che emergeranno dalle sessioni parallele e dall'incontro con i partner e gli utenti.

La prima cosa che spicca questa mattina a Cannes è l'abbondanza di iPad. Nelle presentazioni, nei cartelloni e in "carne ed ossa". Molti partecipanti al MicroStrategy World ne sono dotati e si aggirano, non più come mosche bianche, tra le sale del convegno.
Non sono un fan di iPad - in generale non sono un fan di Apple - ma bisogna dire che la Business Intelligence su questi dispositivi rende molto bene.
Non è solo una questione di luminosità e colore, i grafici visualizzati su iPad sono indubbiamente attraenti, e non è solo una questione di mobilità, anche se il tema è centrale. E' un cambio di paradigma, che segue il successo non tanto dei dispositivi (iPhone e iPad) quanto del concetto di "applicazione", quello che in ultima analisi ha decretato la riuscita degli oggetti progettati a Cupertino.

Un'applicazione di Business Intelligence su iPad.


Le analisi, i report, le dashboard diventano infatti "app", attivabili con un clic e reperibili facilmente sui piccoli schermi degli smartphone e dei tablet. Non è la vecchia Business Intelligence portata sui tablet, sono applicazioni ridisegnate, fatte per sfruttare la potenza e la semplicità di questi strumenti.
Ovviamente la complessità sta "sotto", nei motori del software di MicroStrategy, ma l'utilizzo della Business Intelligence con iPad, che piaccia o meno, è, in una sola parola, naturale.
Non è difficile pronosticare, in quest'ambito, un successo importante di queste piattaforme: top manager e personale commerciale, medici in corsia, responsabili amministrativi, avvocati, tutti potranno trarre beneficio dall'immediatezza con cui lo schermo dell'iPad potrà restituire "condensati di dati" e permettere l'interazione alla maniera del touchscreen.

Mobile, mobile e ancora mobile. Questo è il messaggio che i top manager MicroStrategy lanciano con convinzione. Grazie ai dispositivi mobili, la Busines Intelligence crescerà di dieci volte rispetto alla diffusione di oggi. E molto dipenderà, guarda caso, dalla diffusione dei tablet.
In MicroStrategy non nascondono l'entusiasmo per iPad: a oggi già centinaia di dipendenti sono equipaggiati con il tablet di Apple, e nei prossimi anni la tavoletta sostituirà il personal computer come standard aziendale. E non è una previsione, è un piano strategico.
I motivi? iPad è più leggero, ha più autonomia, si accende in un secondo, è più interattivo. Per tutte le applicazioni, e nella Business Intelligence sono tante, dove l'aspetto di visualizzazione e interazione con le informazioni è prevalente rispetto alla creazione di contenuti, un tablet è molto meglio di un Pc.

Poi ci sono le nuove possibilità offerte dai recenti dispositivi mobili. A parte la rivoluzione delle App,  ci sono l'accelerometro, il Gps e il lettore di codici a barre, giusto per citare tre funzionalità che non erano disponibili sui personal computer e che aprono nuove strade anche nel settore della Busines Intelligence.

Infine c'è l'aspetto, non meno importante, dello sviluppo. I primi casi aziendali citati nel corso della sessione plenaria sono eclatanti. Herbalife ha realizzato la sua applicazione di Business Intelligence si iPhone  n soli 5 giorni. Gli altri casi spaziano da 3 a 7 giorni, praticamente uno zero in meno rispetto ai tempi di sviluppo tradizionale.
Insomma, l'era della BUsiness Intelligence Mobile è iniziata. Sicuramente ci saranno anche degli aspetti negativi, ma qui a Cannes, al momento, non emergono.

Man mano che MicroStrategy World prosegue, si delinea meglio il profilo della nuova offerta per la Business Intelligence in mobilità.
"MicroStrategy Mobile" ha dichiarato Sanju Bansal, uno dei fondatori della multinazionale, "rappresenta la punta di diamante della nostra offerta, ciò che nei prossimi mesi ci differenzierà dalla concorrenza; è però anche un componente di un'architettura completa, costruita in quindici anni, che comprende anche la tecnologia desktop e quella Web. Il Mobile, però, attirerà sicuramente investimenti maggiori rispetto alle tecnologie precedenti, spingendo ulteriormente il mercato della Business Intelligence".
Ancora meno diplomatici sono stati i suoi collaboratori più stretti, alcuni dei quali sostengono che i dispositivi mobili sostituiranno completamente, nell'arco di qualche anno, i desktop, almeno in qualità di dispositivi per l'analisi e la visualizzazione dei dati di Business Intelligence.

Di sicuro, l'offerta di MicroStrategy è aggressiva: chi vuole può iniziare a sperimentare il mondo MicroStrategy anche senza investire un  euro. La versione MicroStrategy Mobile Suite è infatti gratuita e comprende 25 licenze (senza scadenza). Ma il pacchetto comprende, sempre senza alcun costo per le aziende, anche assistenza online e formazione.

Per i clienti più strutturati, molti dei quali sono già passati alla versione Mobile ancora prima dell'annuncio ufficiale, i costi sono approssimativamente di 550 dollari per ogni utente. Anche in questo caso si tratta di licenze senza scadenza, quindi di un investimento una tantum. Il costo dell'assistenza è grosso modo valutabile nel 18% del costo del software.

Una schermata di un'applicazione MicroStrategy per smartphone.


Nei piani di MicroStrategy c'è prima di tutto la migrazione alla versione Mobile dei clienti già acquisiti: "i vantaggi di questa architettura", ha detto ancora Bansal, "sono talmente evidenti che vogliamo condividerli subito con coloro che hanno già scelto MicroStrategy." In un secondo momento, la leadership nel segmento Mobile sarà sfruttata per conquistare nuovi clienti e nuove quote di mercato.

Nonostante i manager MicroStrategy abbiano a più riprese dichiarato che la tecnologia Mobile opera già da oggi su BlackBerry (molte delle installazioni già eseguite sfruttano proprio questa piattaforma), e che tramite Web browser anche gli altri smartphone potrebbero essere utilizzati per accedere ai dati dei data warehouse, al MicroStrategy World è evidente l'entusiasmo per l'iPhone e soprattutto per l'iPad, uno strumento che sembra fatto quasi su misura per l'utilizzo da parte della forza vendita (gli stessi commerciali MicroStrategy ne sono già dotati) e di una vasta schiera manager.

Nei negozi non si trova già più, ma piano piano Apple dovrebbe riuscire a smaltire il back-order. Così anche l'Italia, Paese di secondo piano per gli strateghi di Cupertino, avrà la sua quota di tavolette. E così MicroStrategy potrà implementare la sua strategia votata alla mobilità.

Francesca Giudice, country manager di MicroStrategy Italia, non fa nomi, ma i clienti che sono già interessati alla versione "app" del software sono molti: "Anche da noi la Business Intelligence in modalità "mobile" crescerà più velocemente rispetto alle due ondate precenti", dice a IctBusiness, "quella su piattaforme desktop e quella su Web. Le aziende, quindi, investiranno in proporzione di più. Io credo che questo sarà un cambiamento forte: conosco Cio italiani che hanno comprato qualche decina di pezzi (compatibilmente con la disponibilità). Non sarà difficile per l'iPad conquistarsi un posto in azienda: i top manager non sono mai stati utenti entusiasti del computer".

Francesca Giudice, country manager di MicroStrategy in Italia.


Al di là dell'oggetto fisico, quello che cambia è anche l'approccio all'utilizzo del software: il paradigma delle applicazioni e dei pulsanti: "