09/09/2015 di Redazione

Ca Technologies scommette sul futuro dei giovani europei

Nell’ambito del progetto della Ue BigStorage, la compagnia sosterrà un gruppo di studenti e dottorandi offrendo loro formazione continua in azienda, per effettuare ricerche focalizzate in particolar modo sui consumi energetici dei data center e sulla loro

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Il futuro sarà sempre più tecnologico, ma per creare innovazione e gestire il progresso serviranno cervelli e mani capaci. Che, molto probabilmente, i sistemi scolastici superiori e universitari non saranno in grado di garantire. Secondo dati dell’European Center for Development of Vocational Training, entro il 2025 la domanda per le professioni tecnico-scientifiche nel Vecchio Continente dovrebbe aumentare dell’otto per cento, staccando di cinque punti la crescita media prevista per tutte le occupazioni. Ecco perché Ca Technologies ha deciso di sostenere un gruppo di una quindicina di studenti e di due dottorandi, dando loro la possibilità di aumentare le proprie competenze tecniche. Per tre anni, due futuri PhD riceveranno una formazione continua attraverso il lavoro, che verrà svolto direttamente con i ricercatori del team Ca Strategic Research, la divisione dell’azienda dedicata alla ricerca.

Gli altri quindici studenti, arruolati all’interno del progetto europeo BigStorage, avranno anche l’opportunità di frequentare tutti i programmi interni di formazione organizzati dai membri del consorzio, oltre a seminari monografici. Il ruolo svolto da Ca all’interno di questa iniziativa segue il progetto “Create Tomorrow”, varato dalla Ue, che vedrà l’organico europeo dell’azienda impegnato in una serie di attività volte a ridurre il deficit di competenze e professionalità tecnologiche afferenti all’area Stem (scienza, tecnologia, ingegneria e matematica) sul territorio.

Perché, secondo stime di Bruxelles, nel 2020 potrebbero mancare fino a 825.000 figure informatiche nel Vecchio Continente. La ricerca di Ca svolta all’interno del progetto BigStorage sarà focalizzata sulla progettazione di sistemi più sostenibili dal punto di vista energetico. Perché già oggi i data center dispongono di sensori che permettono la raccolta di grandi volumi di dati sul funzionamento delle macchine. In particolare modo, l’attenzione è rivolta ai consumi di impianti, sistemi e infrastrutture.

Ca sta attualmente lavorando a soluzioni per il rilevamento delle anomalie e per l’analisi automatica delle origini dei problemi sui Big Data, che consentiranno una conoscenza più approfondita e in tempo reale dello stato dei data center. Inoltre, la ricerca della compagnia vuole permettere agli operatori delle sale macchine aziendali di assumere decisioni ancora più consapevoli sulla gestione delle infrastrutture, per aumentare l’efficienza dei processi di analisi dei Big Data.

 

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