Cisco Videoscape, piattaforma attraverso cui gli Internet Provider possono offrire contenuti televisivi ai propri clienti, si è arricchita di servizi video in the cloud. L'obiettivo è di creare "nuove opportunità di businesscosì come nuove esperienze di intrattenimento video per gli utenti". Presentata proprio un anno fa, questa piattaforma oggi diventa ancora più versatile e competitiva.
L'azienda ha dato l'annuncio al Ces di Las Vegas, dove l'azienda ha presentato anche i nuovi prodotti legati a questa iniziativa. La novità in particolare permette un facile accesso ai video da una moltitudine di dispositivi, non solo dal televisore del salotto. Nell'equazione rientrano infatti anche computer, smartphone e naturalmente tablet.
"Grazie a questa nuova architettura, i service provider possono offrire soluzioni Any Screen TV in modo da fornire un'esperienza video live e on-demand non solo a PC e Mac, ma anche a iPad, iPhone e dispositivi Android" spiega infatti l'azienda. Per il cliente finale che sottoscrive l'abbonamento ciò significa che un film, o una partita, saranno disponibili su ogni dispositivo a disposizione, sia in diretta che on demand.
Per quanto riguarda l'hardware, Cisco segnala la Serie Cisco 9800, la prima di una nuova famiglia di prodotti gateway multiscreen. "È caratterizzata da sei sintonizzatori che permettono di guardare e registrare sei servizi video contemporaneamente e fornisce contenuti live, registrati e on-demand – inclusi quelli standard, ad alta definizione e 3DTV – a più schermi presenti in casa".
Un solo hub quindi, che fa le funzioni di un vero e proprio media center, senza difficoltà d'installazione e di configurazione e con un catalogo potenzialmente molto ampio (dipende dal fornitore del servizio).
Gli ISP che sceglieranno questa soluzione non avranno molto da fare. Cisco fornisce l'hardware, l'infrastruttura, l'interfaccia utente Videoscape Voyager Virtual, la tecnologia di back office, la compatibilità con una grande varietà di formati e codec, e gli strumenti per le analisi statistiche, con Videoscape Content Delivery Network (CDN) Analytics.
Da un punto di vista tecnologico non ci sono quindi più scuse.
Si può servire un servizio televisivo di alta qualità in abbinamento a
un abbonamento ADSL. Gli ostacoli tuttavia non mancano, e sono due in
particolare.Il primo riguarda la qualità delle reti, che dev'essere molto alta per
trasmettere video in Full-HD o 3D. Da questo punto di vista l'Italia
non è certo il fanalino di coda, ma la nostra infrastruttura nazionale
non è ancora pronta per una diffusione di massa di questo tipo di
servizio.
E il secondo ostacolo riguarda gli accordi licenziatari
tra operatori come Telecom o Fastweb e i produttori di contenuti, come
Metro Goldwin Mayer o Fox. E questo è un campo che, a giudicare da
quanto è accaduto negli ultimi anni, è ancora restio a introdurre
innovazioni, e la situazione non cambierà fino a che i vecchi modelli
di business si mostreranno abbastanza redditizzi, o fino a quando le
nuove tecnologie non si sposeranno con il livello di profitto richiesto
da cinema e TV.