10/05/2012 di Redazione

Elop corregge il tiro su Skype: non è un problema

Il numero uno di Nokia puntualizza le sue dichiarazioni sul software di Microsoft: è vero che gli operatori di telefonia non lo gradiscono, ma la presenza a bordo del VoIP può essere un vantaggio in sede di accordo commerciale fra carriere e produttori di

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Skype non è un problema per Nokia, Stephen Elop è stato frainteso. Le dichiarazioni del Ceo  hanno sollevato nei giorni scorsiun polverone e sono subito arrivate dalla casa finlandese alcune precisazioni in merito. La prima, scontata, è che Skype non è presente solo sui prodotti basati su Windows Phone, ma anche in qualsiasi prodotto Android o iOS, tramite l'apposita app liberamente scaricabile.

Skype può essere un alleato di Nokia

Le piattaforme concorrenti pertanto sono sullo stesso piano e i Lumia non sono svantaggiati dall'accordo di partnership preferenziale con la proprietà di Skype, ossia con Microsoft. Anzi, Elop precisa che questo legame indiretto in realtà deve essere interpretato come un'opportunità, perché il software VoIP può essere usato come strumento per garantire qualche utile in più agli operatori.

Insomma, che Skype non sia visto di buon occhio dai carrier ci sta, ma non che lavorare a stretto contatto con Microsoft crei problemi alle vendite dei Lumia. Nella strategia di Elop Skype, se usato in modo giusto può diventare una leva di Archimede, o in chiave moderna un punto di contrattazione proficuo per entrambe le parti. In buona sostanza, includendo Skype nell'equazione Nokia potrebbe beneficiare del favore degli operatori, che finora non credevano possibile di poter intavolare un discorso su quest'argomento.

Resta fermo il fatto che "se l’operatore non vuole Skype, si potrà impedire che l’applicazione venga installata su terminali Lumia o, ancora meglio, su qualsiasi Windows Phone": una posizione, questa di Microsoft riferita da Elop, che certo agli utenti piacerà poco e che potrebbe portare anche altri produttori a sottoscrivere accordi simili.

Lo scenario conclusivo insomma resta lo stesso. Resta da capire come si chideranno eventuali trattative e a quel punto cosa potrebbe succedere a Facetime, iMessage e ai servizi simili a Skype che milioni di utenti usano, e che potrebbero diventare la prima scelta per gli attuali clienti del VoIP ora di proprietà di Microsoft.


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