Il Kindle Fire si aggiudicherà il 50 per cento delle vendite di tablet Android nel 2012. È questa la previsione di Stephen Baker di NPD Group, secondo cui il nuovo tablet di Amazon non costituisce un pericoloso sfidante solo per l'iPad, ma anche e soprattutto per i prodotti con sistema operativo Android.
Il successo del tablet di Amazon scaturisce anche dalle polemiche e
dalle opinioni contrastanti degli analisti che giorno dopo giorno dicono
la loro su un prodotto che nella sua genialità ha un potenziale devastante per il mercato dei tablet.
Dopo avere osservato l'andamento delle vendite (si parla di cinque
milioni di pezzi entro fine anno) non è difficile concludere che il
forte focus sul prezzo è stata la scelta chiave per decretare il
successo del prodotto.
Entro fine anno Amazon venderà cinque milioni di Kindle Fire
Quello che in pochi avevano pensato è che il mercato elitario dell'iPad sembra reggere bene all'impatto, e Apple si terrà il primato di primo venditore di tablet anche se con qualche punto in meno di quote di mercato. A fare le spese della politica tagliente di Amazon saranno invece tutti gli altri, ossia coloro che non hanno le carte in regola per macinare grandi numeri e che sono destinati a essere massacrati dal passaggio del Kindle Fire. Nella maggior parte dei casi si tratta di prodotti Android, quindi volendo ben vedere Google ha fatto un magro affare a stringere un patto con Amazon.
Oltre tutto è ormai chiaro a chiunque che il prezzo a 199 dollari non farà arricchire Amazon, che ha come unico scopo quello di rastrellare quote di mercato a manbassa per poter controllare gran parte del settore e fare poi proventi con la venduta di servizi, musica e film. La trovata semplice , non c'è che dire, ed è il modo più diretto per osteggiare l'ecosistema Apple.
La genialità però non è, come molti pensano, la strategia anti-iPad. Tutti hanno usato il tablet di Apple come punto di riferimento e hanno reputato che Amazon si stesse muovendo per far guerra a Cupertino, ma se Baker avesse ragione Jeff Bezos, CEO di Amazon, avrebbe messo in piedi una strategia ancora più micidiale: prendersi tutto quello che non è di Apple per arrivare in un secondo momento a combattere contro Apple ad armi pari.
I prodotti come il Galaxy Tab in questo scenario sono solo i primi caduti in una battaglia che ha una serie infinita di vittime sacrificali. Se poi Apple ci perderà qualcosa in questa prima fase sarà solo grasso che cola.
Ora non resta che da vedere con quali armi si muoverà il terzo incomodo, ossia Microsoft, che non potrebbe avere scelto un momento peggiore per fare il suo ingresso sul campo: la popolarità dei tablet Apple è alle stelle a ora di marzo arriverà un nuovo prodotto, e la stella di Amazon è sul trampolino di lancio.