29/03/2018 di Redazione

Intel Xeon Scalable scrive il futuro del data center

Con i nuovi processori della famiglia Intel Xeon, disponibili nelle configurazioni Bronze, Silver, Gold e Platinum, le aziende possono accelerare il deployment delle infrastrutture cloud, trasformare le reti di telecomunicazione e liberare le potenzialità

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Come si può rendere il data center “a prova di futuro”, in modo che sia pronto a supportare ambienti sicuri, agili e multi-cloud? Per Intel la risposta è una sola: utilizzando i processori Intel Xeon scalabili. Questi chip sono il più importante avanzamento a livello di piattaforma dell’ultimo decennio e rivoluzionano il modo in cui sono state concepite fino ad oggi le Cpu di fascia enterprise, puntando su tre aspetti fondamentali: prestazioni, efficienza e sicurezza. Il primo aspetto è quello più tangibile ed immediato. Ricorrendo ai processori Intel Xeon scalabili, disponibili nelle quattro configurazioni Bronze, Silver, Gold e Platinum, le aziende possono accelerare i carichi di lavoro ad elaborazione intensiva, ricorrendo al nuovo set di istruzioni Intel AVX-512, pensato appositamente per simulazioni scientifiche, analisi finanziaria, Intelligenza Artificiale, modellazione 3D, elaborazione di immagini e audio/video, crittografia e compressione dei dati. La tecnologia Intel QAT per le infrastrutture definite dal software offre inoltre una base solida per sicurezza, autenticazione e compressione dei dati, aumentando in modo sensibile le prestazioni e l'efficienza delle applicazioni.

Disponibili in configurazioni fino a 28 core, gli Intel Xeon scalabili supportano un numero fino a 4,2 volte maggiore di macchine virtuali ed un tasso quintuplo di transazioni al secondo rispetto a sistemi di quattro anni fa. Configurata per ottimizzare lo storage, la piattaforma riduce la latenza del 70 per cento e garantisce un numero di Iops cinque volte superiore. Dal punto di vista delle applicazioni chiave per il networking, invece, i processori offrono performance maggiori di due volte e mezzo.

A livello di architettura, è stata completamente riprogettata la parte della memoria cache, che ha visto quadruplicare quella di secondo livello (L2), passata da 256 KB a 1 MB e ridurre in parallelo quella L3: in questo modo aumenta la cache riservata direttamente ai core a discapito di quella di terzo livello. Quest’ultima è però non inclusiva e in questo modo si evita la duplicazione di dati non necessari.

Per quanto riguarda la memoria, invece, i nuovi Intel Xeon implementano un numero di canali superiore del 50 per cento rispetto alla generazione precedente e la capacità massima per socket è giunta a 1,5 TB. Nei sistemi a quattro socket è possibile quindi arrivare a 6 TB totali, ma la scalabilità dei chip è tale da supportare anche macchine a otto socket. Il numero di core massimo per soluzione è 28, in sensibile crescita rispetto ai 22 precedenti, per una frequenza di clock base di 3,6 GHz.

 

Le quattro configurazioni dei processori Intel Xeon Scalable

 

Pensata per aiutare i clienti ad accelerare il deployment delle infrastrutture cloud, trasformare le reti di telecomunicazione e liberare le potenzialità dell’intelligenza artificiale, la piattaforma Intel Xeon scalabile è supportata da centinaia di partner, oltre 480 Intel Builders e più di settemila software vendor. I processori hanno ricevuto ampio supporto da numerose organizzazioni, come Amazon, AT&T, Google, Microsoft e Telefonica. Maggiori informazioni sono disponibili a questo indirizzo.

 

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