29/03/2024 di redazione

Nuovi progressi per Grok, il chatbot supportato da Elon Musk

La tecnologia di AI generativa "social", integrata in X, passa alla versione 1.5, disponibile però solo per gli iscritti al programma early access.

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Grok, l’intelligenza artificiale generativa integrata in X (la ex Twitter), sta crescendo. La versione 1.5 dell’applicazione, al momento disponibile solo per gli iscritti al programma early access, sarà rilasciata la settimana prossima, come annunciato da Elon Musk sulla sua piattaforma social.

Per poter fare richiesta di iscrizione al programma early access è necessario essere utenti premium abbonati di X. Anche gli attuali tester che già utilizzano la primissima versione del software potranno ricevere l’aggiornamento. Due i principali avanzamenti introdotti nella versione 1.5: una migliore capacità di scrittura di codice software e di svolgere operazioni matematiche.

Ma perché dovremmo provare Grok? Sicuramente per curiosità, trattandosi di una delle alternative del mondo, ormai sempre più ricco, delle applicazioni conversazionali di AI generativa costruite su large language model. Ma anche perché, a differenza di ChatGpt (con cui peraltro Musk sottolinea le distanze, visti soprattutto i dissidi con i fondatori di OpenAI), Grok viene continuamente alimentato con dati tratti dai post e dai commenti pubblicati su X da aziende e utenti. In sostanza, quello sviluppato da xAI (una delle aziende di Musk) è il primo “social chatbot”. Inoltre – aspetto meno rilevante dal punto di vista tecnologico ma comunque capace di attrarre curiosità – Grok evita il politically correct e può conversare sul registro ironico.

Il panorama dei large language model e delle applicazioni di GenAI (sia quelle generaliste rivolte al pubblico consumer, sia quelle aziendali) è oggi dominato da altri player, primo su tutti OpenAI ma anche il suo grande sostenitore Microsoft, e il concorrente Antrophic, su cui stanno puntando Google e Aws. Naturale, quindi, che Elon Musk stia cercando un posizionamento diverso, non disponendo al momento di una tecnologia fondativa paragonabile a Gpt-4, a Claude o a Gemini, da proporre all’utenza business.

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