03/11/2016 di Redazione

Qualcomm vola alto, i mercati asiatici fanno da trampolino

Nel quarto trimestre fiscale la società californiana ha fatturato 6,2 miliardi di dollari e generato un utile per azione di 1,28 dollari. La domanda di smartphone 3G e 4G nei mercati emergenti è tra i fattori del successo, mentre in futuro si farà leva su

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Una buona stella continua a splendere nel cielo di Qualcomm. L’azienda californiana nel quarto trimestre dell’anno fiscale 2016 ha messo in tasca 6,2 miliardi di dollari di fatturato, superando le stime degli analisti, mentre l’utile per azione è stato di 1,28 dollari, anche in questo caso sopra le ipotesi (di circa 1,22 dollari). L’utile netto Gaap trimestrale è stato di 1,6 miliardi di dollari, in crescita di ben il 51% rispetto all’analogo periodo dell’anno fiscale 2015. Per l’intero 2016, invece, la società ha riportato un giro d’affari di 23,5 miliardi di dollari e un utile per azione non-Gaap di 4,44 dollari.

Numeri che proseguono il trend positivo già evidenziatosi per il terzo trimestre, e che sono in buona parte l’effetto dei tassi di crescita ancora forti per il mercato degli smartphone in alcune geografie. Altrove, come Idc ha sottolineato, stiamo assistendo a un rallentamento, ma l’Asia rappresenta ancora un’ottima fonte di nuove commesse da parte di Oem nuovi o sempre più prolifici, specie di quelli cinesi.

L’utile per azione del nostro quarto trimestre fiscale è stato superiore alle nostre stime più ottimistiche”, ha sottolineato il Ceo, Steve Mollenkopf, “come effetto dei nuovi accordi di licenza in Cina e delle forti consegne di chipset”. Per il 2017 l’azienda prevede si beneficiare della crescita di domanda per i dispositivi dotati di 3G 3 4G nei mercati emergenti, come l’India. Ora che il 4G sta prendendo piede anche in queste geografie, probabilmente assisteremo l’anno prossimo a un buon numero di lanci di nuovi smartphone equipaggiati con il processore Snapdragon 427, dotato di modem Lte.

 

 

Ma non sarà soltanto il mercato dei dispositivi mobili a fare da motore al business di Qualcomm. Perseguendo una saggia strategia di diversificazione, la società ha recentemente annunciato l’acquisizione di Nxp, da chiudersi nel 2017 e corrispondente a una spesa di 47 miliardi di dollari. Già carica dell’eredità di Freescale, con cui si era fusa l’anno scorso, Nxp porterà in dote a Qualcomm tecnologie, brevetti e clienti nell’ambito dell’automotive, dell’Internet of Things, delle reti wireless, della logistica e del retail.

 

 

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