18/06/2012 di Redazione

Torvalds attacca anche Nvidia: non supporta Linux

Il papà del software open source ha preso spunto da una domanda di un utente finlandese per scagliarsi contro il produttore di chip californiano, reo a suo dire di non dimostrare la dovuta attenzione a Linux. Facendo peggio del poco fatto dagli altri vend

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Una conferenza in Finlandia dello scorso 14 giugno è stata teatro dell'ennesimo sfogo teatrale di Linus Torvalds, il padre del kernel Linux. Prendendo spunto da una domanda di una donna in platea, che chiedeva come fare a installare Linux su un computer portatile con chip Nvidia Optimus, Torvalds sì è scagliato contro Nvidia senza mezzi termini, alzando il dito medio all'indirizzo dell'interlocutore virtuale e urlandogli contro di andare a farsi friggere.

Linus Torvalds

Gli epiteti sono stati decisamente coloriti ma non sono indispensabili per chiarire il punto: il supporto offerto dalla casa di Santa Clara sul sistema operativo open source è lacunoso al punto da ostacolare la diffusione di Linux. Per questo Torvalds ha specificato che Nvidia "è la peggiore azienda con cui abbiamo avuto mai a che fare", proprio perché il supporto a Linux per lei è un'eccezione piuttosto che la regola.

Il padre di Linux e si è detto felice di poter inchiodare pubblicamente l'azienda sul supporto della tecnologia Optimus, che permette l'uso del core grafico integrato o della GPU dedicata sui portatili secondo il carico di lavoro. Il problema è che Nvidia realizza driver proprietari "closed-source" che secondo molti utenti sono migliori dei Catalyst di AMD. Tanti però vorrebbero avere dall'azienda dei driver open per GeForce, Quadro e Tegra.

In questo momento è la volonterosa community ad essersi presa la briga di colmare la lacuna dei driver open, mediante il progetto Nouveau. Molti ritengono che sul fronte open source AMD abbia fatto più progressi, anche se non siamo all'eccellenza.

Torvalds ha poi ridimensionato i toni spiegando che altre aziende non stanno certo offrendo un supporto perfetto. "Abbiamo avuto produttori a cui non importava nulla, che pensavano che Linux non fosse un mercato abbastanza ampio". La sensazione è che Torvalds abbia usato parole pesanti per attirare l'attenzione di un'azienda, Nvidia, che ha un ruolo sempre più importante nell'ambito dei prodotti ultramobile con Android e che senza un supporto rischia di tagliare fuori Linux.


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