15/04/2024 di redazione

Studi professionali: nel cloud si sta meglio, e si produce di più

Il mondo professionale italiano si appresta a migrare verso il cloud con convinzione ma anche con ponderatezza. Quali i vantaggi? Il punto di vista di Wolters Kluwer Tax & Accounting Italia.

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Quali vantaggi comporta l’utilizzo del cloud? Il mondo professionale italiano si appresta a migrare le proprie dotazioni e capacità digitali verso il cloud con convinzione ma anche con ponderatezza. Lo scorso anno lo Studio Ambrosetti rilevava che il 40% degli Studi Professionali aveva già adottato il cloud in qualche forma e che il 25% prevedeva di migrare al cloud entro i prossimi due anni. Anche uno studio di Idc rilevava che Il mercato del cloud in Italia nel 2023 cresceva del 21,4%.

Sono numeri confortanti, che segnano un indirizzo ben preciso. Ma esistono anche delle barriere all’adozione del cloud. La prima tra tutte è culturale: la mancanza di competenze interne necessarie per gestire e utilizzare questa tecnologia. Ma anche le preoccupazioni per la sicurezza e i costi iniziali di migrazione sono sicuramente un freno importante all’adozione del cloud in maniera più massiccia.

Gianfranco Altamore, manager consulting Genya di Wolters Kluwer Tax & Accounting Italia, tocca quotidianamente con mano come il mondo degli Studi Professionali e delle Pmi reagisce alla sollecitazione al passaggio alle tecnologie in cloud. “È difficile trovare un interlocutore contrario al cloud”, racconta Altamore. “I vantaggi sono palesi e il periodo pandemico ha aiutato a fugare tutti i dubbi. La migrazione al cloud può offrire ai professionisti e alle imprese numerosi vantaggi. Maggiore flessibilità, una riduzione dei costi dell’IT, la sicurezza dei dati. Ma pur nella convinzione dei vantaggi esistono anche ostacoli spesso difficili da superare. La comprensione delle tecnologie non è semplice, la scelta del servizio cloud più adatto alle esigenze dello studio può essere complessa e può richiedere una conoscenza approfondita delle diverse tecnologie disponibili. Il discorso sulla sicurezza dei dati è sempre ampio come lo è quello legato alla formazione del personale. È evidente che il cloud rappresenti un’opportunità di crescita e di sviluppo per il professionista e per la sua clientela, ma le resistenze al cambiamento sono spesso prevalenti perché si privilegia il quotidiano rispetto alle prospettive future”.

Spesso il quotidiano appiattisce prospettive, spesso la necessità di apprendere mina la volontà, spesso la visione di vantaggi economici futuri è oscurata dagli investimenti immediati. Serve un business plan, una volontà di progredire sia culturalmente sia tecnologicamente. Non soltanto nei vertici dell’organizzazione dello Studio o della Pmi ma anche diffusamente nelle organizzazioni.

Gianfranco Altamore sottolinea come la leva al cambiamento sia anche racchiusa in uno strumento digitale appropriato: “Quando parliamo di migrazione al cloud lo facciamo forti di una soluzione che non è stata adattata al cloud ma che è invece cloud nativa. La differenza non è banale. Sono le logiche che fanno l’innovazione totalmente fruibile e che ne esaltano l’output. Nel caso dell’ecosistema Genya, la nostra ricerca e sviluppo ha prodotto soluzioni completamente nuove con logiche innovative per un mercato tendenzialmente tradizionalista come quello dei commercialisti. Non abbiamo un prodotto digitale modernizzato, ma totalmente riscritto e re-inventato nelle logiche sia dell’ambiente digitale sia dell’utilizzatore. Genya non è un insieme di soluzioni che pongono al centro l’adempimento, al centro c’è sempre l’utilizzatore che può ottenere dall’esecuzione dell’adempimento dati, spunti, idee e prospettive che vanno ad arricchire il suo lavoro, il suo studio e che vanno a vantaggio del suo cliente”.

L’esperienza dell’utilizzatore è fondamentale per acquisire la consapevolezza di un applicativo e di un ambiente di utilizzo si adeguati alla contingenza ma pronti all’espansione. “Genya regala una user experience molto positiva fin dalle demo”, racconta Mirko Fratus, Tax Lead Technology Manager di Wolters Kluwer Tax & Accounting Italia. “I flussi sono semplificati e l’apprendimento è talmente veloce e autonomo da rendere quasi inutile l’affiancamento. Cito spesso l’episodio di un nostro cliente cha abbiamo avvicinato dopo poco tempo dall’acquisizione della suite Genya Bilancio per offrirgli una sessione di affiancamento e affinamento al prodotto. La risposta è stata: ‘Grazie mi sono già impratichito da solo’. Ecco, questa è la prova provata della semplicità, accessibilità e concretezza del progetto Genya”.

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