17/09/2018 di Redazione

5G, frequenza 700 Mhz a Tim, Vodafone e Iliad per due miliardi

Il Ministero dello Sviluppo economico ha assegnato ai tre operatori cinque lotti nella fascia dei 694-790 MHz, quella più ambita. La somma degli investimenti supera i due miliardi di euro.

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Il quadro italiano dei futuri servizi 5G inizia a delinerasi.Tim, Vodafone e Iliad non hanno smentito le attese, aggiudicandosi nel bando di gara cinque lotti della “fetta” di frequenza più ambita, quella dei 694-790 MHz. Ovvero la frequenza che le emittenti televisive dovranno cedere agli operatori di telecomunicazioni a partire dal 2022, e sulla quale potranno essere veicolati servizi di connettività in banda ultralarga anche nelle zone rurali remote e, viceversa, nelle aree metropolitane densamente popolate, a supporto degli utenti mobile, dell'Internet of Things e delle applicazioni delle smart city. Insieme, i tre carrier si sono impegnati a investire circa due miliardi di euro.

 

Come spiegato dal Mise in una nota, Dopo la sesta tornata di rilanci si è chiusa la procedura di gara per la banda 700 Fdd per i blocchi generici, con un introito totale di 1.363.436.396,00 euro, a cui si aggiunge il blocco riservato già aggiudicato alla società Iliad Italia per un importo pari a 676.472.792,00 euro”. Iliad non ha avuto bisogno di offrire più della base d'asta, perché in quanto player esordiente sul mercato italiano a lui spettava automaticamente un lotto della frequenza dei 700 Mhz.

 

Con questo importante risultato Tim amplia la propria disponibilità di frequenze prioritarie per i servizi 5G”, ha comunicato Telecom Italia in una nota. “Il nuovo spettro si aggiunge, infatti, ai 20 + 20 Mhz che Tim ha nelle bande a bassa frequenza 800 Mhz e 900 Mhz, che già garantiscono la fornitura di servizi Ubb per una copertura della popolazione di oltre il 98%”. Per tutti e tre i carrier, la concessione sarà valida per quindici anni, dal 2022 al 2037.

 

I primi servizi 5G veicolati sulle frequenze 26 GHz e 3,7 GHz, invece, saranno disponibili in Italia già alla fine di quest'anno. Per il momento, dopo la prima giornata di rilanci nell'asta del Mise, circa 345 milioni di euro si sono aggiunti alle offerte iniziali, portando il bottino complessivo oltre I 2,8 miliardi di euro.

 

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