Nuova operazione in vista nel mondo della tecnologia, per un avalore di 6,7 miliardi di dollari: i protagonisti sono Renesas, il compratore, e Integrated Device Technology (Idt), l'acquisito. Entrambe le società si occupano di processori ma Una è giapponese ed è forte nel mercato dell'automotive, l'altra è californiana e ricava da questo ambito meno di un decimo del proprio giro d'affari mentre è forte nel campo dei prodotti per le telecomunicazioni e per i data center. L'acquisizione, appena annunciata ufficialmente, consoliderà la posizione di quello che è attualmente il secondo produttore di chip per automobili, dopo Nxp Semiconductors, e allargherà le sue possibilità commerciali.
“Renesas è debole nei chip per le telecomunicazioni”, ha commentato Akira Minamikawa , analista di Ihs Markit. “Idt, invece, non ha molti clienti nell'automotive. Non sarà facile portare i loro processori ai livelli richiesti dagli standard per l'automotive”.
Una simile strategia di allargamento e completamento dell'offerta era stata portata avanti con l'acquisizione di Intersil Corp, un produttore di chip californiano, per il quale la società giapponese l'anno scorso aveva speso 3,2 miliardi di dollari.
A proposito di operazioni societarie nel campo dei semiconduttori, nei mesi estivi a causa dell'ostruzionismo dell'antitrust cinese è saltato l'accordo da 44 miliardi di dollari che avrebbe dovuto portare Nxp nelle mani di Qualcomm. Quest'ultima ha dovuto pagare alla controparte una sanzione di 2 miliardi di dollari come risarcimento per la mancata acquisizione. Cambiate le carte in tavolo, Nxp ha annunciato a New York durante un evento rivolto agli investitori la propria nuova strategia, o meglio la vecchia strategia “rispolverata”, per usare l'espressione dell'amministratore delegato, Richard Clemmer. Nxp continuerà a operare come azienda indipendente, beneficiando della recente riorganizzazione interna che ha portato ad aggregare due business unit ma senza alcun cambiamento drastico rispetto al passato.