03/02/2017 di Redazione

Amazon cresce meno delle attese, i costi preoccupano i mercati

Nell’ultimo trimestre del 2016 l’azienda ha generato ricavi per 43,8 miliardi di dollari (+22%), inferiori alle previsioni degli analisti. L’utile netto è stato di 749 milioni. Dopo la pubblicazione dei conti il titolo ha virato in negativo, a causa anche

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Amazon è incastrata nel proprio modello di business. L’azienda ha pubblicato ieri i numeri del quarto trimestre dell’anno fiscale 2016, riportando ricavi per 43,8 miliardi di dollari, in aumento del 22 per cento rispetto allo stesso periodo del 2015 e in linea rispetto a quanto previsto dalla società, ma inferiori alle attese dei mercati. Gli analisti si aspettavano vendite per 44,7 miliardi. Di conseguenza, malgrado performance natalizie solide, le azioni di Amazon sono arrivate a perdere diversi punti percentuali. L’utile netto del gruppo è stato di 749 milioni, pari a 1,54 centesimi per azione. In questo caso la crescita è stata notevole, con indicatori in rialzo di oltre il 50 per cento rispetto al Q4 del 2015. Il problema del colosso di Seattle, come detto, è quasi ontologico: l’azienda sta continuando a spendere tantissimo per snellire la propria supply chain e per far crescere nuovi servizi, come quelli di streaming Prime Video.

Ma, d’altra parte, deve continuare ad assicurare ai clienti due elementi chiave della propria offerta: prodotti a prezzi inferiori e consegne rapide. “Due componenti fondamentali, che giustificano l’appeal di Amazon verso i consumatori, ma che allo stesso tempo rappresentano anche il tallone d’Achille” del gruppo, ha spiegato a Reuters Anthony Riva, analista di Globaldata Retail.

Jeff Bezos, Ceo della multinazionale, ha sempre sottolineato che l’obiettivo primario era costruire il business e penetrare nei mercati, relegando l’aspetto dei ricavi immediati in secondo piano. “Per alcuni versi ha avuto ragione”, aggiunge Reuters, “come nel caso del cloud o dei lettori Kindle, in altri casi si è trovato in difficoltà, basti guardare i Fire Phone”.

 

Fonte: Amazon

 

Amazon Web Services, la divisione di servizi cloud, ha riportato un fatturato in crescita del 47 per cento anno su anno, a 3,5 miliardi di dollari, con profitto operativo pari a 926 milioni (più 60%), confermandosi così ancora il gioiellino di casa. Anche se il business è risultato in contrazione rispetto al terzo trimestre: una frenata a cui ha contribuito una politica di consistenti tagli ai prezzi dei singoli servizi.

Per l’intero anno fiscale 2016, Amazon ha generato vendite per 136 miliardi, in crescita del 27 per cento sul 2015. L’utile netto si è attestato sui 2,4 miliardi di dollari, pari a 4,90 dollari per azione dopo la diluizione, segnando così un boom del 292 per cento. Per il trimestre in corso la società si aspetta vendite comprese fra 33,2 e 35,7 miliardi di dollari, con un profitto operativo stimato tra i 250 e i 900 milioni, in calo anno su anno. Si vedrà la reazione dei mercati.

 

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