17/02/2015 di Redazione

Amazon, il primo volo del drone-postino dovrà attendere ancora

La Federal Aviation Administration statunitense avanza l’ipotesi di un regolamento più restrittivo per i piccoli velivoli senza pilota, che bloccherebbe sul nascere il servizio di consegna celere Prime Air: i dispositivi non potranno più fluttuare tra le

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Il drone suona sempre due volte. Almeno nei sogni di Jeff Bezos, che vorrebbe lanciare quanto prima il servizio celere di consegna pacchi sfruttando i velivoli automatici, ribattezzato Amazon Prime Air. Per ora, però, gli aerei senza pilota sono costretti a rimanere a terra, perché la Federal Aviation Administration (Faa) statunitense sembra avere inflitto un duro colpo al progetto dell’azienda di e-commerce. L’ente governativo, infatti, secondo il network Nbc avrebbe realizzato una bozza di documento che vieterebbe ai droni fuori dalla portata degli operatori di volare sopra le persone. Un regolamento che tarperebbe le ali a tutta la flotta di Bezos.

Si tratterebbe ancora di un puro ragionamento e non di una proposta ufficiale: “La Faa continuerà a trattare con i fornitori di servizi di questo genere, sia privati sia pubblici, per giungere a una soluzione comune”, dichiarano dall’organizzazione federale. In effetti, non è difficile dare torto alle motivazioni avanzate dall’ente statunitense: la sicurezza delle persone deve rimanere un elemento prioritario e, al momento, assicurarla sembra molto difficile. Almeno fino a quando le tecnologie implementate nei droni non si evolveranno a un punto tale da rendere affidabili al cento per cento questo metodo.

 

Ma Amazon non ci sta e passa al contrattacco, pur rimanendo positiva nei toni: “La Faa deve affrontare e completare in modo rapido le formalità per venire incontro ai bisogni del nostro business e, fondamentalmente, a quelli dei nostri clienti”, commenta Paul Misener, vice president of global public policy della compagnia. “Siamo impegnati nella realizzazione del nostro progetto Prime Air e siamo pronti a partire quando avremo la legge dalla nostra parte”.

Il colosso dell'e-commerce, infatti, ha condotto dei test dentro strutture aziendali nello stato di Washington e sta portando avanti attività di lobby con la Faa per ricevere un via libera al volo di droni all’esterno. Per provare sul campo, anzi nell’aria, il comportamento dei futuri postini automatici.

 

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