30/01/2012 di Redazione

Android poco sicuro, c'è una nuova minaccia

Un nuovo malware trojan scoperto da Symantec avrebbe già contagiato fino a cinque milioni di telefonini basati sul sistema operativo di Google. Si tratta di Android.Counterclank, un bot che può ricevere comandi dall'esterno per effettuare determinate azio

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Android sembra sempre meno sicuro. Un rapporto pubblicato sul blog ufficiale di Symantec include i dettagli su una nuova variante di un malware trojan che può avere infettato fino a cinque milioni di cellulari Android. Il nome della nuova minaccia è Android.Counterclank e stando alle informazioni ufficiali si tratterebbe di una variante di Android.Tonclank, un bot che può ricevere comandi dall'esterno per effettuare determinate azioni all'insaputa dell'utente o consentire il furto di informazioni dal dispositivo.

Per ognuna delle applicazioni nocive contagiate da Android.Counterclank il codice maligno è stato innestato dell'applicazione mediante un pacchetto chiamato "apperhand". Quando il pacchetto viene eseguito, un servizio con lo stesso nome può essere eseguito sul dispositivo. Fra i segni dell'infezione si riconosce la presenza dell'icona di ricerca nella parte alta della schermata principale.

I dati combinati che sono stati raccolti finora indicano che Android.Counterclank ha già raggiunto il più alto tasso di distribuzione di qualsiasi malware identificato finora, infettando una percentuale significativa dei 250 milioni di utenti Android attivi. Ricordiamo che fra le azioni poco sicure che possono essere svolte da chi usa un prodotto Android c'è purtroppo il downaload delle applicazioni dal Marketplace: un problema che ha continuato ad aumentare, nonostante i ripetuti allarmi e la richiesta da più parti per un maggiore controllo prima della pubblicazione.

Al momento non è possibile fare un paragone dei rischi con l'ecosistema di Microsoft, che sembrerebbe comunque meno allo sbando di quello Android. L'unico termine di paragone è l'App Store, pressoché esente da problemi per via del ferreo controllo esercitato da Cupertino su tutto quello che viene pubblicato.


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