17/10/2010 di Redazione

Anziani e nipoti insieme per orti urbani e digitali

Il 19 ottobre prossimo viene presentata a Pontecagnano, in provincia di Salerno, l'iniziativa NonNet: orti urbani e digitali. I nonni insegnano a coltivare gli orti urbani e i nipoti insegnano ai nonni a navigare in internet, utilizzare l'email, i program

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A Pontecagnano, in provincia di Salerno, viene avviato il 19 ottobre pomeriggio, presso il Cinema Nuovo, il progetto “NONNET: orti urbani digitali” una partnership nazionale Legambiente-Mondo Digitale per un uso consapevole della tecnologia contro lo spreco e per il riciclo e il riuso: i cittadini pensionati insegnano agli studenti campani la coltivazione biologica e i ragazzi diventano tutor per l’alfabetizzazione digitale degli over 60. L'iniziativa coinvolge i comuni di Pontecagnano, Eboli e Succivo.

L’iniziativa rientra nel piano di riqualificazione territoriale “1000 orti per la Campania” già avviato da Legambiente, che prevede l’assegnazione gratuita degli orti di città ai cittadini pensionati che li coltivano insieme agli studenti delle scuole.

Nonni su Internet


Con gli orti digitali non solo coltivazione ma anche formazione ambientale sul web. Presso gli orti verranno attivate le Ortoline, spazi on line dedicati allo scambio di esperienze e stili di vita, alla consultazione di buone pratiche di coltivazione.

Dopo aver imparato a coltivare i prodotti biologici anziani e giovani tutor potranno condividere on line le tecniche di coltivazione più innovative in una community per l’ambiente e raccontare la loro esperienza con video, podcast e Ortoradio (veri e propri servizi radiofonici realizzati dai ragazzi).

Gli anziani impareranno ad usare il computer, la posta elettronica, i principali programmi informatici con il modello di apprendimento intergenerazionale “Nonni su Internet” che la Fondazione Mondo Digitale promuove con successo da otto edizioni.

L’iniziativa verrà lanciata in tre realtà capofila: a Pontecagnano ed Eboli in provincia di Salerno e a Succivo, in provincia di Caserta. Alla fine di ogni percorso i ragazzi realizzeranno, con il contributo dell’AIAB (Associazione Italiana per l’Agricoltura Biologica) e la supervisione di agronomi esperti, il manuale di educazione ambientale per trasformare le competenze acquisite sul campo in conoscenze da condividere.

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