21/11/2014 di Redazione

App store aziendali e potere agli amministratori It con Windows 10

Microsoft ha fatto sapere che con la prossima versione del sistema operativo le aziende potranno creare app store privati oppure sezioni riservate all’interno del Windows Store, alle quali accedere tramite un account Azure Active Directory. Si avvicina, n

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Windows 10 e la sua offerta di applicazioni sono già “pronti per il business”. Così si esprime Mircrosoft, annunciando alcune delle caratteristiche che renderanno il nuovo sistema operativo decisamente interessante per le aziende. Come spiega una nota firmata da Jim Alkove, direttore del gruppo di lavoro Windows enterprise program management, attraverso i loro account Azure Active Directory gli utenti aziendali potranno accedere a un nuovo portale Web in cui saranno contenute le applicazioni “approvate”. Gli amministratori It, inoltre, potranno assegnare app di loro scelta a specifici utenti, abilitandoli al download tramite link.

Due le modalità di implementazione. Le compagnie più grandi potranno scegliere di dotarsi di un proprio, privato catalogo di applicazioni, creandolo attraverso il System Center Configuration Manager e ospitandolo sulla rete aziendale interna; le piccole e medie imprese potranno invece creare una sezione privata all’interno del Windows Store, inserendovi sia le applicazioni di Microsoft sia quelle sviluppate internamente o da loro fornitori.

I vantaggi di questo approccio riguardano sia il “lato utente” sia gli amministratori, e dunque le possibilità di controllo e di riduzione del rischio It. I dipendenti potranno navigare su una versione personalizzata del negozio virtuale, visualizzando icone, descrizione e dettagli tecnici delle app; le aziende, dal canto loro, potranno evitare che venga istallato un software non approvato. Con Windows 10, infine, gli amministratori It potranno controllare diverse funzioni e la distribuzione delle app attraverso System Center Configuration Manager, Microsoft Intune oppure servizi di mobile device management.

Tutto questo rappresenta non tanto una conquista tecnica, quanto una chiara strategia. Mentre per chi utilizza Windows da tablet o smartphone nel tempo libero la più limitata offerta di app rappresenta ancora un handicap rispetto alle possibilità di Android e iOS, dal punto di vista di chi lavora lo scenario è sostanzialmente ribaltato. Microsoft ha scelto di portare la logica dell’app store, tipicamente consumer, dentro alle dinamiche e alle necessità delle aziende: controllo, sicurezza, gestione remota delle applicazioni e del loro rilascio.

 

 

“Riceviamo molti utili feedback sul Windows Store da parte di una varietà di utenti”, ha scritto Alkove. “Fra le osservazioni più frequenti, in particolare arrivate dalle aziende e dagli istituti scolastici nostri clienti, c’è il desiderio di poter utilizzare identità digitali controllate all’interno del Windows Store”. Basterà per traghettare le aziende verso Windows 10, archiviando definitivamente Seven (operazione non riuscita con Windows 8)?

Intanto, secondo speculazioni riportate dal sito WinBeta, la prima Consumer Preview di Windows 10 arriverà a inizio 2015. Fra le novità, l’assistente personale Cortana, il nuovo menu Start e l’interfaccia Continuum, che permette di passare più facilmente dalla modalità desktop alle mattonelle animate. A detta di Jim Alkove, in ogni caso, il nuovo sistema operativo è ancora “nelle fase iniziali del ciclo di sviluppo”, pur avendo già introdotto molti correttivi in base agli oltre 200mila feedback inviati da coloro che stanno testando la Technical Preview.

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