20/02/2017 di Redazione

Apple al lavoro con Broadcom per un chip di ricarica wireless?

Secondo l’analista Harlan Sur la Mela starebbe collaborando con il produttore di semiconduttori su una soluzione customizzata, da introdurre entro due anni. L’iPhone 8 potrebbe quindi non integrare questa tecnologia.

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Apple perde il pelo ma non il vizio. La scorsa settimana la Mela è entrata ufficialmente nel Wireless Power Consortium (Wpc), ente che promuove lo standard aperto Qi per i sistemi di ricarica a induzione, quindi senza fili. Una mossa che aveva indotto molti a pensare all’imminente arrivo della tecnologia nell’iPhone, forse a partire già dal modello di quest’anno. Le ultime indiscrezioni provenienti dagli Stati Uniti raccontano però una storia potenzialmente diversa. Secondo l’analista Harlan Sur di Jpmorgan, Apple starebbe lavorando con Broadcom per realizzare un chip personalizzato per la ricarica wireless, da introdurre sul mercato tra un paio di anni. Tempistiche che cozzerebbero con la presunta roadmap tecnologica dell’iPhone, a cui si aggiunge anche un altro problema.

Lo standard Qi del Wpc è di sua natura aperto e non prevede la possibilità di personalizzazioni da parte dei produttori, proprio perché deve garantire l’interoperabilità su dispositivi differenti. Il chip sviluppato in tandem da Broadcom e Apple, invece, sarebbe customizzato e quindi non aderente ai principi del Wpc. La Mela conosce bene questa storia, in quanto l’Apple Watch presenta un sistema di carica a induzione, ma non è mai stato sottoposto ai test del Wireless Power Consortium.

L’orologio, infatti, è compatibile soltanto con i dispositivi realizzati o approvati direttamente da Cupertino. Data la scarsità delle notizie, è difficile capire le reali intenzioni dell’azienda: proporre una versione basata sullo standard Qi e in contemporanea una proprietaria? Oppure optare per una sola delle due?

Nel frattempo, secondo Sur, la Mela starebbe procedendo con i piedi di piombo sul tema perché “spaventata” dal fattaccio dei Note 7 di Samsung, il cui difetto di fabbrica legato alle batterie ha portato al ritiro dal mercato dei dispositivi. La ricarica wireless induce un surriscaldamento fisiologico che, se legato a eventuali problemi di costruzione delle batterie, potrebbe avere esiti imprevedibili.

 

 

Per garantire un corretto funzionamento del sistema, Apple dovrebbe introdurre anche dei cellulari con scocca in vetro, in modo da facilitare al massimo la propagazione delle onde. Ha scritto Sur a proposito: “Crediamo che una parte posteriore in vetro possa favorire la ricarica wireless, in quanto se confrontata con il metallo riduce l’interferenza. È possibile che Apple lanci anche funzionalità proprietarie, come la ricarica veloce o quella estesa per differenziarsi dalla massa e aumentare il valore del proprio ecosistema hardware”.

Nei mesi scorsi si è vociferato che Cupertino stesse collaborando anche con altri vendor di tecnologie, come Mediatek, Foxconn, Lite-On Semiconductor, Pegatron e Luxshare. Insomma, la confusione è ancora molta, e gli indizi pochi, per tracciare linee strategiche precise. Non resta che attendere nuove indiscrezioni.

 

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