07/09/2015 di Redazione

Apple orgoglio americano: Samsung è a 17 punti di distanza

Secondo dati rilevati da ComScore, a fine luglio 2015 l’azienda di Cupertino si portava a casa nel settore smartphone il 44,2% di market share, relegando i sudcoreani al secondo posto con il 27,3%. Seguivano Lg (8,7%), Motorola (4,9%) e Htc (3,5%). A live

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Apple si avvicina a grandi a passi a quota cinquanta. La casa di Cupertino, infatti, al 31 luglio 2015 ha fatto registrare un market share sul suolo statunitense pari al 44,2%, guadagnando oltre un punto rispetto ad aprile. Il dato, riferito al comparto smartphone, conferma la leadership assoluta della Mela negli Usa. A conferma di ciò, basta osservare i numeri realizzati dal concorrente diretto, vale a dire Samsung. L’azienda sudcoreana, secondo quanto rilevato da ComScore nei report MobiLens e Mobile Metrix, si è fermata al 27,3%, perdendo da aprile 2015 l’1,3%. Cifre che fanno capire i rapporti di forza sul campo, con Apple in continua ascesa e Samsung in perenne affanno. Certo, è sufficiente alzare lo sguardo oltre i confini statunitensi per notare come lo scenario cambi. A livello mondiale la compagnia asiatica è ancora la dominatrice assoluta nel mercato degli smartphone: secondo la società di ricerca Idc, nell’ultimo trimestre Samsung avrebbe consegnato 73,2 milioni di cellulari, contro i 47,5 milioni di iPhone.

Questo significa un market share del 21,7% contro il 14,1% di Cupertino. Ma le serie storiche non premiano sicuramente le performance di Samsung che, rispetto allo stesso trimestre del 2014, ha lasciato sul terreno il 2,9%, mentre Apple è riuscita ad accaparrarsi 2,4 punti. E l’azienda sudcoreana non deve ora guardarsi le spalle soltanto dallo storico rivale, ma anche dai cosiddetti player “emergenti”. La competizione si concentra infatti sui due estremi del mercato, vale a dire sui cellulari di fascia alta e su quelli di fascia medio-bassa.

La prima è appannaggio del duopolio Samsung-Apple, con i numeri appena elencati, che dimostrano il buono stato di forma di Cupertino. La seconda, invece, ha visto correre in solitaria il gruppo di Seul fino a qualche tempo fa. Ma le cose sono ora cambiate, perché una serie di produttori (perlopiù cinesi) sta facendo venire gli incubi ai top manager di Samsung. In particolar modo si parla di vendor come Xiaomi e Huawei, che stanno letteralmente facendo terra bruciata intorno a quelle che una volta erano le floride messi sudcoreane. E i risultati sul mercato di Samsung, che non è riuscita a far fruttare in modo soddisfacente gli ultimi Galaxy S6, si riflettono duramente anche sull’andamento del titolo in borsa.

Riprendendo i dati diffusi da ComScore, si nota come il gradino più basso del podio sia stato conquistato da Lg, con l’8,7% di market share (+0,3%). Seguono poi Motorola con il 4,9% e un andamento immutato e Htc (3,5%, in ribasso di 0,2 punti). Nel campo dei sistemi operativi, invece, l’iOs di Apple è costretto a cedere la corona ad Android: l’ecosistema sviluppato da Google si piazza al primo posto con il 51,4% e una leggera flessione dello 0,8%, mentre il prodotto di Cupertino è secondo con il 44,2%.

 

Fonte: ComScore

 

Comunque, i numeri realizzati dalla Mela sul suolo natio sono straordinari. Per fare un confronto, a livello mondiale Android si porta a casa l’81,1% della torta, mentre iOs si deve “accontentare” del 15,6%, malgrado il sistema operativo sia in forte crescita (+16,1%). La disparità di numeri potrebbe forse essere spiegata con i prezzi: gli iPhone sono accessibili soltanto ai consumatori con forte capacità di spesa, quella che gli abitanti dei Paesi emergenti generalmente non possiedono. Tranne l’isola felice cinese, che nel 2014 rappresentava da sola il 32,3% del mercato globale e che ha permesso ad Apple di fatturare ben 16,1 miliardi nell’ultimo trimestre, le altre zone in via di sviluppo del pianeta sono al momento caratterizzate (per forza di cose) da consumi modesti.

Malgrado Nazioni come l’India stiano insidiando proprio la Cina sotto l’aspetto della crescita, non esistono ancora classi medie abbastanza sviluppate e solide per consentire la diffusione di dispositivi di fascia alta al difuori del ricco Occidente. Il terreno perfetto per Android, che trova casa negli smartphone più disparati e a cui si affidano praticamente tutti i produttori tranne Apple e Microsoft.

 

Fonte: ComScore

 

A proposito di Microsoft. Secondo ComScore, i sistemi operativi mobili sviluppati dall’azienda di Redmond, a luglio 2015, hanno registrato negli Stati Uniti un market share del 2,9%, in ribasso dello 0,1%. In attesa, però, dell’arrivo di Windows 10 per smartphone e tablet che dovrebbe, almeno secondo quanto sperano i piani alti di Microsoft, aumentare la domanda e irrobustire così il market share dei Lumia.

 

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