14/12/2017 di Redazione

Apple si assicura la fedeltà di Finisar con 390 milioni

L’azienda statunitense produce particolari tipi di soluzioni laser (Vcsel) e ha ricevuto un cospicuo finanziamento dalla Mela, che si è praticamente garantita una fornitura esclusiva di componenti fondamentali per sviluppare tecnologia 3D e in realtà aume

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Apple mette sul piatto 390 milioni di dollari per investire nella ricerca e sviluppo di Finisar, società statunitense che produce laser a cavità verticale a emissione superficiale (Vcsel). Si tratta di una tecnologia molto particolare, che Cupertino ha già integrato nel sistema di riconoscimento facciale dell’iPhone X, ma che era probabilmente fornita da un’altra azienda. Al diffondersi della notizia il titolo di Finisar è schizzato a Wall Street del 29 per cento. La mossa della Mela è strategica, perché così facendo si è praticamente assicurata la fornitura esclusiva di componenti laser da Finisar, che potranno essere così utilizzati nelle prossime generazioni di dispositivi elettronici. Grazie al flusso di denaro proveniente da Cupertino, Finisar potrà riaprire un’importante fabbrica da 65mila metri quadri a Sherman, in Texas, chiusa da tempo. Le nuove linee garantiranno una capacità produttiva di Vcsel superiore a quattro volte rispetto a quella odierna.

Questa tipologia di componenti è fondamentale nel Face Id, ma Apple potrebbe utilizzarla a breve anche in altre soluzioni, come quelle per la realtà aumentata. Un ambito su cui il colosso californiano vuole puntare con decisione, come ripetuto più volte dallo stesso Tim Cook. Ad oggi i Vcsel sono stati integrati anche in altre tecnologie a bordo degli smartphone, come le funzionalità di autofocus delle fotocamere.

Il finanziamento di Apple, come ricorda Reuters, è parte di un piano di investimenti da un miliardo di dollari che l’azienda guidata da Cook ha lanciato per sostenere il manifatturiero statunitense. Non si tratta ovviamente di un gesto di pura bontà, in quanto il contante della Mela può garantirle corsie preferenziali di rilievo nell’accedere ai nuovi prodotti. Gli analisti si stanno infatti già interrogando fino a che punto l’investimento in Finisar ostacolerà i rivali di Cupertino, Samsung e Huawei in primis, dall’accesso a questa tipologia di laser.

Laser che, ricordiamo, sono al momento fondamentali per costruire dispositivi in grado di emulare le funzionalità di riconoscimento facciale dell’iPhone X (ma non solo). “È un ulteriore esempio di come Apple continui a verticalizzare la sua supply chain, prendendo direttamente il controllo di quei componenti più difficili da reperire sul mercato, oppure di quelli critici” per lo sviluppo di nuovi prodotti, ha commentato Bob O‘Donnell, analista di Technalysis Research.

 

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