03/08/2017 di Redazione

Arduino torna all'ovile, è l'inizio di una “nuova era”

Dopo le dimissioni di Federico Musto, nel ruolo di Ceo subentra Fabio Violante. Il cofondatore del progetto originario, Massimo Banzi diventa presidente e Cto dell'azienda che ha acquisito tutti i marchi.

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Per Arduino inizia una “nuova era”, dopo anni di dispute legali sulla proprietà del marchio e a pochi mesi dall'accordo raggiunto fra i due contendenti, Arduino Llc (arduino.cc) e Arduino Srl. Massimo Banzi, il cofondatore della prima delle due società e autore del progetto originario nato tra i banchi dell'Interaction Design Institute di Ivrea, diventa presidente e chief technology officer di Arduino AG, il gruppo oggi proprietario di tutti i marchi registrati. L'annuncio è diretta conseguenza dell'acquisizione di Arduino AG da parte di Bcmi, azienda creata da Banzi insieme a David Cuartielles, David Mellis e Tom Igoe, già al suo fianco nel 2008 come cofondatori di Arduino Llc.

Ed è conseguenza delle dimissioni di Federico Musto (proprietario della holding svizzera che aveva acquisito Arduino Srl) dall'incarico di Ceo. La vicenda appare complessa, ma quel che più conta è che il nome, la proprietà intellettuale e la strategia del progetto open source siano tornati all'ovile sotto la guida di Banzi e del nuovo Ceo, Fabio Violante.

Per Arduino questo è l'inizio di una nuova era”, ha dichiarato Banzi, “in cui rafforzeremo e rinnoveremo il nostro impegno nell'open source hardware e software, e parallelamente imposteremo l'azienda su un percorso di crescita finanziaria sostenibile. La nostra visione rimane quella di permettere a chiunque di innovare con l'elettronica negli anni a venire”.

 

Massimo Banzi

 

 

Negli ultimi due anni abbiamo lavorato sodo per arrivare a questo punto”, ha invece sottolineato Violante. “Immaginiamo un futuro in cui Arduino applicherà la sua ricetta vincente alla democratizzazione dell'Internet delle cose per individui, educatori, professionisti e aziende”.

 

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