29/03/2012 di Redazione

ARM guiderà i dispositivi mobili, Pc in crisi nel 2016

Le stime di IDC, NPD In-Stat e iSuppli preannunciano l'affermazione per smartphone e tablet entro il 2016, a fronte di un calo delle vendite dei computer tradizionali. La piattaforma Arm supererà quella x86, che resterà relegata al settore dei Pc.

immagine.jpg

I dispostivi mobili connessi a Internet cresceranno a dismisura nei prossimi anni: IDC prevede un tasso di incremento annuo del 15,4 per cento. Secondo la società di ricerca nel 2011 c'erano 916 milioni di dispositivi mobili collegati alla Rete, per un giro d'affari globale di 489 miliardi di dollari. Nel 2012 si dovrebbe arrivare a circa un miliardo di unità mentre per il 2016 ne sono previsti poco meno di due miliardi.

Il mercato dei dispositivi connessi - Fonte IDC

Ovviamente a guidare questa tendenza saranno in prima fila i tablet, ormai sempre più diffusi in ambito consumer e pronti per conquistare anche il settore aziendale. IDC stima che entro il 2016 ce ne saranno in circolazione 200 milioni, a fronte di una crescita dei Pc tradizionali molto modesta.

La parte più interessante dell'analisi di IDC riguarda il preannunciato passaggio dalla piattaforma x86 a quella ARM, che caratterizzerà i dispositivi mobili fino al 2016. Secondo la società di ricerche i Pc Windows x86 rappresenteranno fra quattro anni il 25,1 per cento dei dispositivi collegati, in calo dal 35,9 per cento rispetto del 2011. Android su dispositivi ARM avrà una quota di mercato del 31,1 per cento, in crescita dal 29,4 per cento del 2011. I prodotti iOS di Apple avranno infine una quota del 17,3 per cento nel 2016, rispetto al 14,6 per cento dell'anno passato.

Il dato è importante perché, se la previsione si realizzasse, significa che gli sforzi e gli investimenti di Intel per la promozione di una piattaforma mobile x86 in concorrenza con quella ARM sarebbero irrimediabilmente falliti, e che l'azienda inglese avrebbe nelle sue mani il mercato del mobil computing globale.

I dati di IDC sono valorizzati anche da altre ricerche di mercato pubblicate in questi giorni. Stando a un rapporto di NPD In-Stat, infatti, sia la produzione di controller touchscreen sia quella di processori per dispositivi mobili raddoppierà o addirittura triplicherà nel corso dei prossimi anni, proprio in relazione alle vendite forti di smartphone e tablet. Secondo una stima di iSuppli IHS, i primi raggiungeranno 2,4 miliardi di unità nel 2015, dai 865 milioni nel 2010. Entro la fine del 2012, le forniture di chip saliranno di almeno il 28 per cento, a 1,7 miliardi di unità.

Gli analisti prevedono inoltre come il settore dei chip mobili possa crescere a un tasso del 22 per cento ogni anno fino al 2016, dopo il rialzo del 43 per cento registrato nel 2011. Smartphone e tablet costituiranno il 75 per cento della crescita del mercato mobile e arriveranno a rappresentare il 29,3 per cento all'anno del totale venduto fino al 2016. Una  tendenza che probabilmente non premierà Intel, che continuerà a prevalere nell'ambito dei Pc portatili, bensì Qualcomm, Nvidia e Samsung.

iPhone ed iPad saranno il traino del settore mobile


Jim McGregor di NPD ha spiegato in tal senso come "smartphone e tablet Apple hanno spinto in secondo piano l'intero mercato dei processori mobile di Intel". In più, nel 2012, la casa di Cupertino potrebbe diventare il primo produttore mondiale in termini di unità vendute, trainato dal successo di iPhone e iPad.

Siamo quindi di fronte alla fine dell'era Pc? Più che altro siamo convinti che si tratti di una naturale evoluzione. Un tempo i computer servivano per lavorare in ufficio o per giocarci a casa, oggi siamo nell'era dell'always connected, dove si reputa interessante un dispositivo solo se diventa un mezzo per collegarsi alla Rete. In quest'ottica è scontato il successo di tablet e smartphone rispetto ai Pc, che comunque continueranno ad esistere. Ma non come mezzi di connessione.


ARTICOLI CORRELATI