16/11/2006 di Redazione

Aziende: quando e come passare a Windows Vista

Un nuovo sistema operativo Microsoft porta sempre più di un grattacapo ai responsabili IT aziendali. Scopriamo quali sono i consigli degli analisti Gartner relativamente al deployment di Windows Vista.

Microsoft rimane la peggiore concorrente di sé stessa

In ambito casalingo e genericamente consumer, il passaggio a un nuovo sistema operativo è stimolante e la curiosità di provare una nuova esperienza fa chiudere un occhio sui problemi derivanti dall'aggiornamento. In ambito aziendale, invece, l'apparizione di un sistema operativo Microsoft causa un terrore pari solo a quello suscitato dagli elefanti di Annibale. Quale che sia la dimensione dell'azienda, gli incubi dei responsabili IT sono popolati da grafici e corpose relazioni con parole ricorrenti: ROI (Return on Investment), migrazione, compatibilità.

I suddetti responsabili, a prescindere dalle dimensioni del parco macchine aziendale, da tempo si stanno chiedendo: vale la pena passare a Vista? Se sì, quando? Quale versione adottare?

La risposta alla prima domanda non è scontata come credono in molti. In ambito corporate, per esempio, un'analisi Gartner ha rivelato che il sistema operativo, nell'era del Web 2.0, Ajax e dei prodotti Open Source, diventerà sempre meno importante. Un numero crescente di applicazioni avanzate, per esempio, girerà sul browser e prescinderà dal sistema operativo.


Indagine di fine 2005 sulle percentuali di installato, basate su 346 intervistati, rappresentanti 3,4 milioni di desktop e 1,2 milioni di notebook.

Bisogna considerare inoltre che ci sono aziende che decidono di saltare a piè pari alcune edizioni di Windows. Un'indagine Gartner ha rivelato che negli Stati Uniti Windows XP è presente in 8 desktop su 10 e nel 90% dei notebook. In Europa le percentuali sono ridotte e molte più aziende si tengono ben stretto Windows 2000 e probabilmente passeranno direttamente a Vista.

Proprio in base a questi dati, molti analisti ritengono che nonostante i vari assalti dei competitor storici e delle nuove realtà Open Source, Microsoft rimanga la più agguerrita concorrente di sé stessa.

Le molte facce di Windows Vista

Come anticipato in molti approfondimenti, Vista sarà venduto in molte varianti che differiranno per le funzionalità e il prezzo.

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Questo schema mostra la connessione tra le diverse versioni di Windows Vista e quelle attuali di XP

Le aziende dovranno ignorare le versioni "Starter" e "Basic", che sono le eredi dell'attuale Windows XP Home Edition. Il consiglio è valido anche in ambito consumer, dove è consigliabile acquistare Vista Home Premium, che offrirà migliori caratteristiche grafiche e integrerà anche le funzionalità dell'attuale XP Media Center Edition.

Il successore naturale di XP Professional sarà invece Vista Business, che Microsoft ha battezzato con questo nome proprio per porlo all'attenzione alle aziende come scelta indicata per uso professionale. Non esisterà più una versione simile alla "Tablet Edition" di XP - le funzionalità di quest'ultima saranno presenti in Vista Business e Home Premium.

Vista Enterprise sarà disponibile solo alle aziende che sottoscrivono la Software Assurance (http://www.microsoft.com/italy/licenze/sa/default.mspx) e includerà molte funzioni non acquistabili separatamente. Nelle intenzioni di Microsoft questo fattore spronerà i clienti a sottoscrivere il servizio SA.

Ci sarà infine una versione "Ultimate" che includerà tutte le funzionalità di Home Premium ed Enterprise, ma non sarà disponibile in volume licensing, siccome Microsoft vuole tutelarla dall'assalto della pirateria.

Le 10 ragioni per passare a Windows Vista

Gli utenti consumer hanno almeno una ragione imperante per passare a Vista: la versione 10 delle API DirectX, indispensabile per far girare la futura generazione di videogiochi, non sarà disponibile per i vecchi sistemi operativi. Ovvero, i giocatori potrebbero essere costretti ad aggiornare il sistema operativo per la massima esperienza ludica.


Le 10 ragioni per passare a Vista secondo Gartner

A prescindere dall'esperienza multimediale della nuova interfaccia Aero, gli utenti professionali hanno a loro volta alcune buone ragioni per passare a Vista. In primis ci sono motivazioni legate alla sicurezza. Vista è stato progettato in ogni sua parte pensando alla sicurezza dell'utente.

Il sistema operativo includerà un software di scansione e rimozione di malware - Microsoft sta già testando anche un antivirus che, però, sarà disponibile a pagamento.

Gli utenti che gestiscono computer aziendali con privilegi da amministratore aumentano sempre di più. Grazia all'UAC (User Access Control) sarà finalmente possibile usare il sistema come un utente "standard" e passare a privilegi da amministratore solo quando e se necessario.

Finalmente Windows avrà un motore di ricerca potente e versatile, basato su avanzate tecnologie di indicizzazione che, in teoria, dovrebbero far venire meno l'esigenza di software come Google Desktop.

Vista inoltre sarà neutro rispetto al linguaggio; le multinazionali che devono gestire migliaia di computer con le più svariate lingue dovrebbero ridurre drasticamente i tempi di deployment.

Quando passare a Windows Vista?

Chi lavora o ha lavorato nella "stanza dei bottoni" di una divisione IT conosce il vecchio adagio che si cita alla comparsa di un nuovo sistema operativo di Microsoft. "Molto interessante, ma prima di migrare aspettiamo il primo service pack. Anzi, il secondo."

Questa regola empirica vale tuttora, tanto è vero che si prevede che la maggior parte delle aziende impiegherà mediamente 18 mesi per testare il sistema operativo, provare la compatibilità delle applicazioni ed eseguire i primi esperimenti pilota.

Chi ha saltato Windows XP avrà un po' più di fretta, siccome Gartner prevede che Microsoft interromperà il supporto a Windows 2000 entro metà 2010. Inoltre la società di Redmond sta palesemente favorendo XP, infatti per il 2000 non è previsto né un equivalente del service pack 2 di XP, né tantomeno la nuova versione 7 del browser Internet Explorer.

Questo lascia poco più di quattro anni alle aziende per decidersi al grande passo. A chi si prepara per una migrazione di massa, l'analista Brian Gammage consiglia fortemente una strategia di "gestione della diversità". Ovvero, fatti i dovuti test di compatibilità delle applicazioni, fare coincidere all'acquisto di nuove macchine l'adozione su queste del nuovo sistema operativo. In questo modo si mitigano gli effetti negativi della migrazione e si riducono i costi di licensing. Il difetto di questa strategia è limitato dal fatto che il reparto IT dovrà fornire assistenza a diverse versioni di sistemi operativi per un certo numero di anni, se non per sempre.

Viste le premesse possiamo augurare sonni tranquilli a chi è migrato recentemente a Windows XP. Queste aziende hanno un sistema operativo aggiornato, funzionale e che sarà supportato a lungo. Di conseguenza non devono affrettare la migrazione a Vista e possono invece aspettare che siano altri a scoprirne i pregi e i possibili difetti - o eventualmente saltarlo del tutto.

A chi conviene saltare a piè pari Windows Vista?

Torniamo al concetto iniziale che vede Microsoft come la peggior concorrente di sé stessa. Le aziende che hanno già migrato recentemente a Windows XP potrebbero valutare di saltare Vista in attesa del suo successore.

Secondo Gartner, infatti, entro il 2010 Microsoft lancerà un nuovo sistema operativo basato su un'architettura modulare. L'attuale architettura integrata di Windows, fino a Vista compreso, è diventata insostenibile. Il sistema operativo è un agglomerato sempre più complesso e ricco di funzionalità e quindi, allo stesso tempo, di potenziali rischi di sicurezza e di bug.

Gartner ritiene che quasi certamente il nuovo Windows sarà modulare e sfrutterà le tecnologie di virtualizzazione che, nel frattempo, saranno largamente disponibili grazie ai nuovi processori e chipset che si andranno affermando.

Il successore di Vista potrebbe essere installato su diverse partizioni virtuali, isolate una dall'altra. La partizione primaria potrebbe contenere le funzioni di gestione del sistema e di sicurezza. Separatamente da questa ci potrebbero essere una o più partizioni con le applicazioni e i dati dell'utente. Questo nuovo concetto potrebbe anche dare una svolta alla strategia di licensing di Microsoft. Questa potrebbe commercializzare, sempre secondo Gartner, un sistema operativo "base", consistente della tecnologia di virtualizzazione, della partizione "di servizio" e di una con le applicazioni base. Le applicazioni avanzate, come quelle per la produttività da ufficio, potrebbero essere poi disponibili in forma di abbonamenti personalizzabili e granulari.

Microsoft probabilmente introdurrà il concetto di sistema operativo "virtualizzato" e suddiviso su partizioni già entro il 2009, aggiungendo un hypervisor a Vista. Per hypervisor si intende il componente centrale e più importante di un sistema basato sulle macchine virtuali. Per maggiori approfondimenti: http://it.wikipedia.org/wiki/Hypervisor

I computer aziendali sono pronti per Vista?

Microsoft ha lanciato da tempo il programma "Ready for Vista" e offre alle aziende un cospicuo numero di informazioni relativamente alle caratteristiche hardware richieste perché una macchina attuale sia Vista Capable.

Secondo Gartner però è difficile che il nuovo sistema operativo sarà installato sui PC acquistati nel 2005 e perfino nel 2006. Anche questi ultimi saranno infatti obsoleti nel momento in cui le aziende saranno pronte al deployment di Vista - come scritto in precedenza, almeno 18 mesi dopo il lancio.

Questo è vero a maggior ragione per i notebook, che hanno un tempo di vita inferiore ai tre anni. Il consiglio è quindi, per i desktop e per i notebook con meno del 50% di life cycle residuo, di non investire nell'upgrade della licenza e nelle risorse necessarie alla migrazione, ma di passare a Vista contestualmente all'acquisizione delle nuove macchine.

L'eccezione saranno le grosse società con un Enteprise Agreement e soprattutto un sistema di migrazione altamente automatizzato.

Infine una considerazione sulla compatibilità dell'hardware attuale con Vista. Va specificato che i sistemi attuali che oggi sono compatibili con le specifiche minime richieste da Microsoft potrebbero comunque non disporre delle funzionalità e della potenza necessarie per godere appieno della nuova interfaccia Aero.

Ringraziamo Gartner per averci fornito il materiale di riferimento usato per la stesura dell'articolo.

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