21/12/2015 di Redazione

Big Data, Microsoft acquisisce la tecnologia di Metanautix

L’azienda di Redmond integrerà le conoscenze della startup californiana nella propria piattaforma Azure e in Sql Server. Finanziata all’atto della fondazione con sette milioni di dollari da Sequoia Capital, la piccola realtà guidata da Theo Vassilakis ha

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Nuova linfa per i Big Data di Microsoft. Il colosso di Redmond ha annunciato l’acquisizione di Metanautix, startup di Palo Alto fondata nel 2012 dall’attuale Ceo Theo Vassilakis. Un’azienda, come sottolinea Techcrunch, rimasta mediamente piccola in quanto in tre anni è riuscita ad attrarre pochi milioni di dollari in due round di finanziamenti, di cui uno noto, avvenuto al momento della fondazione grazie all’intervento di Sequoia Capital, che mise sul piatto circa sette milioni. La tecnologia sviluppata da Metanautix permette di raccogliere dati non strutturati, provenienti da fonti diverse, per analizzarli e trarre informazioni utili al business aziendale. I dipartimenti It possono così collegare dati di cloud pubblici e privati, di database e data warehouse come Sql Server, Oracle e Teradata, sorgenti open source come Mongodb e Cassandra, oppure informazioni provenienti da Salesforce.

“Il punto di forza di Metanautix è rendere accessibile e rintracciabile i dati tramite query Sql, il linguaggio per database più usato al mondo”, commenta in un blogpost Joseph Sirosh, corporate vice president, Data Group di Microsoft. La cifra sborsata dal colosso di Redmond non è stata resa nota da nessuna delle due aziende coinvolte nell’operazione, né sono stati forniti maggiori dettagli sul futuro del processo di integrazione. Anche se lo stesso Sirosh ha aggiunto che “nei prossimi mesi condivideremo di più su come vorremmo portare la tecnologia di Metanautix nella piattaforma dati di Microsoft”.

Laconico anche Theo Vassilakis, cofondatore e Ceo della startup californiana, che in uno stringato post pubblicato sul sito della società ha scritto: “Metanautix cominciò con l’intento di integrare la catena di distribuzione dei dati progettando il motore Quest, che consente un accesso Sql scalabile a qualsiasi tipo di dato. Dopo tre anni, possiamo finalmente portare questo lavoro al prossimo livello unendo le nostre forze a quelle di Microsoft”.

 

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