08/01/2015 di Redazione

Boom di WhatsApp: 700 milioni di utenti, il miliardo è vicino

Il servizio, acquistato mesi fa da Facebook, continua a crescere e punta a raggiungere il miliardo di utenti mensili entro la fine del 2015. Già oggi con WhatsApp si inviano oltre 30 miliardi di messaggi al giorno. Prossimo passo, le chiamate vocali?

immagine.jpg

Merito della continua crescita dell’utenza smartphone, oppure della “ala protettrice” di Facebook? Sia come sia, WhatsApp va a gonfie vele, guadagnando centinaia di milioni di fan in pochi mesi. Oggi l’app di messaggistica instantanea vanta 700 milioni di utenti mensili, cioè che la sfruttano almeno una volta ogni quattro settimane, ma chiaramente il tasso di utilizzo è molto più intenso. Il 70% degli iscritti al servizio lo usa, infatti, ogni giorno. E il numero dei messaggi inviati in ventiquattrore supera i 300 miliardi.

Lo scorso febbraio, prima dell’acquisizione da parte di Facebook per 19 miliardi di dollari, il servizi contava 450 milioni di utenti attivi mensili, arrivati poi a 600 milioni lo scorso agosto e ora a 700 milioni. Il prossimo obiettivo, da raggiungere entro la fine del 2015, è la cifra tonda: “WhatsApp è avviata verso il raggiungimento del miliardo di utenti”, ha dichiarato il Ceo di Facebook, Mark Zuckerberg, specificando (con un’allusione al social network di sua proprietà), che “i servizi che raggiungono questa pietra miliare sono di incredibile valore”.

Da dove WhatsApp tragga linfa vitale lo si è detto tante volte: l’allargamento della base dei possessori di smartphone, anche nei Paesi emergenti, e il continuo miglioramento del’app con nuove funzioni (ultima, la dibattuta “doppia spunta blu” che segnala la lettura del messaggio da parte del destinatario). Va considerata anche l’erosione di popolarità ai danni degli Sms, il cui impiego è calato in un anno di circa il 5% in Paesi come il Regno Unito e di più del doppio in Francia. Parallelamente, è in ascesa anche il ricorso ad altre applicazioni di messaggistica gratuita e apoggiata al Web, come il Messenger di Facebook, che a novembre ha superato i 500 milioni di utenti mensili.

 

 

Resta da capire se e come i due servizi, entrambi appartenenti al social network, potranno arrivare a integrarsi. All’orizzonte, nel medio periodo, l’ipotesi sembrerebbe verosimile, se si pensa che alcune funzioni (chat, invio di immagini, emoticon, conversazioni di gruppo) nelle due app sono sostanzialmente sovrapponibili. D’altra parte Messenger presenta ancora in vantaggio esclusivo dell’accesso da Pc e su dispositivi privi di Sim card, nonché quello di poter comunicare anche con persone di cui non si possiede contatto telefonico.

Per WhatsApp il limite principale appare, però, un altro: il VoIP. Per fare davvero concorrenza a servizi come Skype e Viber, il prossimo passo dovrà essere l’integrazione delle chiamate vocali gratuite. Dichiarazioni di Zuckerberg e di Jan Koum, Ceo e cofondatore di WhatsApp, nei mesi scorsi hanno indicato un interesse in tal senso. L’app non integrerà Skype (ipotesi alquanto balzana, nata da un blogger troppo disinvolto nel creare titoli e poi smentita), ma funzioni telefoniche simili quelle del servizio di Microsoft.
 

ARTICOLI CORRELATI