12/10/2011 di Redazione

Come si supera il digital divide nelle zone rurali?

Nadia Babaali, Communications Director di FTTH Council Europe, ha divulgato un interessante approfondimento sul tema della copertura broadband in occasione di  “Open Days – the European Week of Regions and Cities a Brussels” in programma fino 13 Ottobre s

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Se state leggendo questo articolo per conto vostro mentre siete su un affollato treno per andare a lavorare, allora ritenetevi fortunati sia che avete trovato un posto a sedere sia che avete trovato un angolino per leggere il giornale o guardare lo smartphone. Naturalmente, la vostra fortuna può essere relativa:  se siete a Londra, il vostro viaggio in media durerà almeno 45 minuti e potete fare parte di quel 20% di pendolari che, secondo l’Ufficio delle Statistiche Nazionali, impiega oltre un’ora per andare al lavoro.

Questo scenario è simile in tutta Europa. I lavoratori, nella maggior parte delle città, devono affrontare lunghi viaggi stressanti, spese domestiche elevate, inquinamento e difficili scelte riguardo le scuole. Nel frattempo, le istituzioni di molte zone rurali lottano per fare sopravvivere la propria comunità in quanto si registra un elevato tasso di abbandono, soprattutto da parte dei più giovani che si spostano verso i grandi centri per fare carriera. Ne consegue una spirale di declino a livello di servizi e di infrastrutture in queste aree, oltre al problema di fornire assistenza e supporto alla popolazione anziana.


Il pericolo è che le grandi città crescono a spese delle comunità rurali: una possibilità che poche amministrazioni o elettori trovano politicamente accettabile. Inoltre, il contesto economico odierno non consente sostanziali investimenti in servizi estesi per l’istruzione, per i servizi sanitari e per i trasporti. Ecco perché, in modo crescente, le PA di tutto il mondo ritengono che le infrastrutture a banda larga sono il modo più efficace in termini di costi per offrire servizi capaci di rinvigorire le aree rurali.

Diverse migliaia di partecipanti discuteranno di questi temi durante “Open Days – the European Week of Regions and Cities a Brussels” dal 10 al 13 Ottobre. E quando si parlerà di investire nel futuro dell’Europa, l’Agenda Digitale per l’Europa sarà un tema importante.

Stimoli governativi
Di sicuro, in questa discussione, si parlerà anche dei nuovi piani della Commissione Europea per rendere disponibili gli oltre 9 miliardi di euro nel nuovo finanziamento europeo per il 2014-2020.
Con le reti in fibra ottica (FTTH) come punto di partenza, le aziende e i telelavoratori possono lavorare efficacemente con clienti in tutto il mondo come se fossero nell’ufficio di una grande città.  

In aggiunta, le reti in fibra ottica consentono di introdurre anche nelle aree rurali una serie di servizi pubblici e culturali, siano film, eventi sportivi, educazione, sanità o social networking. In realtà, i policy maker riconoscono che l’accesso alla banda larga è essenziale per lo sviluppo della propria economia come strade, elettricità e acqua.  

In Europa, Gran Bretagna, Italia, Francia e Portogallo sono tra quei paesi che si stanno adoperando per diffondere la banda larga su tutto il loro territorio. I comuni e le aziende energetiche in Svezia, Danimarca, Norvegia, Germania e altri paesi hanno già dato vita a iniziative per rendere disponibile le reti in fibra ai consumatori finali e alle aziende anche nelle aree rurali.

 

La diffusione della fibra ottica nelle case europee a giugno 2010 - fonte FTTH Council Europe


Nuovi modelli di business
Sebbene la banda larga è utile per diversi ambiti della società, offre vantaggi ancora più evidenti nelle zone rurali. Un studio condotto da FTTH Council Europe ha dimostrato in modo impressionante questo aspetto[1]. E ancora, gli operatori  sono disposti a competere per costruire reti in banda parallele nelle città ad alta densità di popolazione, dove già esiste oltre a una serie di attività culturali. In contrasto, chi abita nei piccoli centri abitati spesso deve fare una scelta tra  una rete in rame di bassa qualità o mobile. In questo modo, qualunque fornitore di FTTH in zone rurali potrebbe avvantaggiarsi di un alto tasso pro capite di adozione, oltre alla possibilità di offrire un certo numero di servizi interessanti, siano essi TV, possibilità di scaricare film in  HD o servizi sanitari e per la comunità – specialmente se sono pronti ad adottare modelli di business alternativi.

In Norvegia, un fornitore locale di energia, Lyse, ha creato nel 2002 una sussidiaria chiamata Altibox che fornisce fibra ottica, compresi cluster di 300 o 400 abitazioni nelle aree rurali. Altibox, che mantiene bassi i costi di connessione lasciando ai clienti la spesa di interrare i cavi, ora ha il 13,4% del mercato della banda larga totale in Norvegia e un tasso di penetrazione di circa il 70% nelle case. 

Un altro vantaggio è che la banda larga nei centri rurali permette alle amministrazioni pubbliche di ripensare come distribuire i servizi pubblici. Esistono applicazioni in Svezia, ad esempio, che permettono ai pazienti possono usare le reti in fibra ottica per avere consulti da remoto, riducendo in questo modo la necessità di andare in ospedali lontani. 

Lavoro ‘hi-tech’ anche nelle zone rurali
La città di Hudiksvall nel Nord della Svezia mostra i tangibili vantaggi economici e sociali dati dal creare reti in fibra in comunità rurali. Dovendo affrontare una diminuzione della popolazione, la comunità ha deciso nel 2004 di realizzare una rete in fibra per attrarre dipendenti e offrire servizi. Ne è risultato un aumento annuale tra il 6% e il 14% nel numero di nuove aziende nella regione, così come la creazione di un nuovo centro ricerche dell’istituto per la ricerca svedese ACREO.

In Francia, la cittadina di Pau ha realizzato una rete in fibra nel 2005, che ha aiutato a creare oltre 800 nuovi posti di lavoro e ha attirato l’Ecole Internationale des Sciences du Traitement de l’Information (EISTI) per costruire un campus nella città.

In entrambi i casi, le amministrazioni locali si sono mosse per stimolare lo sviluppo di una rete in fibra ottica. I policy maker capiscono che non possono lasciare la costruzione della fibra nelle aree rurali  a quelle forze del mercato che incoraggiano investimenti in banda larga nelle grandi città.
Ma ogni amministrazione che investe denaro pubblico sulla banda larga deve evitare di prendere contromisure temporanee.

Alcune amministrazioni cercano di usare lo spettro wireless liberato dal passaggio dall’analogico alla TV digitale per offrire la banda larga nelle aree rurali. Comunque, la scelta del wireless per superare il digital divide rischia di mettere le popolazioni rurali in una situazione di svantaggio. La capacità di reti wireless è in modo inerente forzata, che nel futuro forma una restrizione nello sviluppo di servizi per l’istruzione, la sanità e altri servizi sociali. In aggiunta, i lavoratori altamente qualificati dovrebbero pensarci 2 volte prima di spostarsi ad aree che offrono solo banda larga wireless.

Oggi, le istituzioni e il settore private stanno soppesando come estendere le infrastrutture ad alta velocità essenziali su tutto il territorio. Ancora la loro scelta è più semplice di quello che sembra. La giusta scelta di fare un investimento in banda larga può creare nuove scelte in termini di stili di vita per i cittadini e stimolare le economie rurali. Solo la fibra ottica, che è praticamente illimitata in termini di capacità, risponde a questi requisiti.

Le connessioni Internet in Europa a luglio 2011 - Report Akamai


Vogliamo un’Europa fatta di paesi prosperosi o di grandi città?
Molte decisioni su un ulteriore sviluppo dei paesi in Europa sono state prese ora: il nuovo budget EU per il 2014-2020 è stato definito e negoziato durante l’evento Open Days e nei prossimi mesi. Chiare dichiarazioni per un sostanzioso supporto economico per le aree rurali e un chiaro focus sull’accesso alla fibra sarà  la leva per fare si che le regioni rurali in Europa siano competitive e di successo. L’evento “Open Days “ che si tiene a Brussels riunisce migliaia di partecipanti da tutta Europa per discutere l’impatto dell’Agenda Digitale sulle aree rurali.  

Il risultato dovrebbe essere un chiaro voto per le regioni – e che 30 Mbps non sono abbastanza! Le aree rurali hanno il diritto di essere ugualmente connessi come già avviene nei grandi centri abitati con la fibra ottica.
 

Nadia Babaali è Communications Director di FTTH Council Europe, organizzazione con oltre 150 aziende associate la cui missione è di accelerare la disponibilità di reti di accesso veloci in fibra per consumatori e imprese.


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