02/01/2019 di Redazione

Controlleremo gli oggetti a distanza con il sensore-radar di Google

Il chip nato all’interno di Project Soli ha ottenuto il via libera della Fcc e potrà essere sviluppato in forme diverse dagli attuali prototipi, da integrare in smartphone, smartwatch e computer.

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Il sensore-radar di Google, Project Soli, ha il semaforo verde. La tecnologia di riconoscimento gestuale “aereo”, che permette di controllare un dispositivo eseguendo movimenti con la mano tenuta a distanza, ha ottenuto l’approvazione della Federal Communications Commission (Fcc) statunitense. Potrà servire a ragioni di pubblica utilità, a detta della Fcc, fornendo “innovative funzionalità di controllo dei dispositivi con una tecnologia di controllo tramite gesti della mano senza contatto”, cioè touchless. Questa tecnologia potrà aiutare le persone affette da deficit motori o verbali, fornendo metodi di interazione alternativi al touch classico e ai comandi vocali.

Nato ormai nel 2015 con l’idea di creare un sistema per il controllo gestuale dei dispositivi indossabili attraverso sensori e tecnologia radar, Project Soli era sfociato in un chip (battezzato Soli, appunto) da 8 per 10 millimetri di dimensione, incorporabile all’interno di diversi oggetti. Attraverso l’antenna radar e il sensore integrato, Soli consente di controllare i dispositivi senza che ci sia contatto tra essi e la mano o il polpastrello, bensì con movimenti “aerei”, touchless, che richiamano azioni abituali. Il gesto che mima di girare una chiave nella serratura, per esempio, o quello con cui si schiaccia un pulsante con il dito indice, o di sollevare o di schiacciare qualcosa.

Il radar integrato opera sulla frequenza compresa fra 57e 64 GHz e permette un riconoscimento di precisione millimetrica. Un’altra caratteristicha di pregio della user experience è la sensazione di reazione “fisica” che l’utente percepisce interagendo con i gesti, come se toccasse effettivamente l’oggetto.

 

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