09/04/2015 di Redazione

Creatività e community plasmeranno il lavoro del futuro

Uno studio commissionato da Ricoh Europe evidenzia come gli assiomi fondamentali per un’azienda di successo siano due: coltivare menti brillanti e lasciare operare i professionisti a stretto contatto tra loro, anche in realtà differenti. Fondamentale, ino

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Come saranno gli ambienti di lavoro tra qualche anno? Probabilmente molto diversi da quelli di oggi, se il tasso di innovazione prodotto dalla tecnologia continuerà a marciare al ritmo attuale. Per avere successo, dovranno però sicuramente creare e stimolare la creatività dei dipendenti, in modo da sfornare sempre nuove idee, collegandosi anche in un vero e proprio network tra aziende. Lo dimostra un recente rapporto di Tech Nation, che ha messo in evidenza come tre quarti delle aziende digitali in forte crescita abbiano collaborato e condiviso idee con una rete estesa di imprenditori.

È il concetto fondante dei distretti tecnologici, a cominciare dalla Silicon Valley o dalla Tech City di Londra, che hanno cullato negli ultimi decenni aziende di grande successo e menti brillanti.

Come sottolineato da un altro studio “Il futuro degli ambienti di lavoro”, sponsorizzato da Ricoh Europe e realizzato dall'Economist Intelligence Unit, sono proprio uffici e imprese che stimolano la creatività a essere i più ambiti dalle persone, incrementando così le loro probabilità di raggiungere la fama mondiale. Operare in comunità, poi, grazie soprattutto all’utilizzo della tecnologia (e quindi anche a distanza), fa diventare più produttivi.

Ricoh Europe ha intervistato alcuni opinion leader che lavorano in diversi settori, dall’architettura all’insegnamento universitario, e i concetti di fondo espressi dai professionisti sono in genere molto simili: ai fini dell’innovazione, la creatività rimane fondamentale e le persone hanno bisogno di collaborare con i colleghi di altre realtà per rendere al meglio.

Gli spazi, inoltre, dall’architettura generale della città alla struttura degli uffici, si dovranno adattare per supportare chi lavorerà secondo le nuove modalità. “Le persone cercano ambienti dinamici e in grado di favorire l’aggregazione", ha commentato dice Graham McClements, un architetto dello studio inglese Bdp. "L’edificio in sé potrebbe diventare multifunzionale affiancando agli uffici bar e negozi. Inoltre, le aree di lavoro potrebbero essere molto diverse da quelle tradizionali, con meno enfasi sulla classica scrivania e più su spazi pensati per la collaborazione e l’interazione".

 

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