Il viaggio della Apple Car o iCar, comunque debba chiamarsi in futuro, sta procedendo ma la concorrenza è ancora in testa. Come si evince da documentazione del California Department of Motor Vehicles, la flotta di automobili self-driving su cui la società di Cupertino sta conducendo i propri test è arrivata a comprendere 70 veicoli, crescendo molto rapidamente rispetto ai tre posseduti un anno e mezzo fa. Buona notizia dopo anni in cui l'avventura di Project Titan (così, fra gli addetti ai lavori e poi anche tra i giornalisti, ci si riferisce al progetto) non è filata troppo liscia. Apple è partita in ritardo rispetto ai lavori di Google Car (poi diventata Waymo, società interna al gruppo Alphabet), a quelli di Uber, di Tesla e di altri produttori di automobili.
La portata di Project Titan era stata ridimensionata in un secondo momento, rinunciando all'idea di sviluppare un'automobile a guida autonoma in tutte le sue componenti hardware e software e contentrandosi solo su queste ultime. Ma Apple è sempre piena di sorprese: nuovi brevetti depositati in agosto descrivevano componenti hardware quali un tettuccio apribile e un sistema relativo ai sedili.
Quali che siano i reali obiettivi della Mela, oggi i test su strada si stanno moltiplicando rapidamente. La flotta dei 70 veicoli è però superata dagli 88 di Waymo, e il confronto è ancor più sfavorevole se si conteggiano i “driver” (passeggeri a bordo, pronti a intervenire in caso di necessità) ingaggiati per i test su strada, rispettivamente 139 per Apple e 415 per la società del gruppo Alphabet. Tesla, invece, può vantare solo 39 veicoli e 92 autisti registrati. C'è ancora tempo per recuperare terreno: secondo le previsioni dell'analista Ming-Chi Kuo, la Apple Car testata e perfezionata debutterà sul mercato tra il 2023 e il 2025. A suo dire, sarà un successo.