21/07/2016 di Redazione

Dai “sentimenti” alle parole, la nuvola di Google diventa smart

Big G ha svelato la versione open beta delle due Api Cloud Natural Language e Cloud Speech, utilizzabili tramite la Cloud Platform. Gli sviluppatori possono sfruttare le funzionalità delle interfacce per vari task, tra cui l’interpretazione di struttura e

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La nuvola di Google si arricchisce di due nuove Api dedicate all’apprendimento automatico. Big G ha svelato le open beta delle interfacce Cloud Natural Language e Cloud Speech, pensate per utilizzi diversi. La prima permette di interpretare la struttura e il significato di un testo in numerose lingue, con il supporto iniziale di inglese, spagnolo e giapponese, mentre la seconda dà accesso ad aziende e sviluppatori a strumenti di conversione speech-to-text (dalla voce al testo) in oltre ottanta lingue, sia per app che per dispositivi Internet of Things. Cloud Natural Language è ottimizzata per soddisfare le esigenze di scalabilità e performance degli sviluppatori e delle organizzazioni per un ampio numero di settori e include diverse tecnologie.

Tra le principali vanno elencate la comprensione del sentiment complessivo di un testo, il riconoscimento degli elementi più significativi dei periodi e la classificazione con etichette diverse e la possibilità di creare strutture ad albero che mettano in relazione le frasi, identificando le parti del discorso.  

L’Api Cloud Speech utilizza invece la stessa tecnologia di riconoscimento vocale che ha fatto il successo di prodotti come Google Search e Google Now. Rispetto alla versione alfa, la beta dell’interfaccia di Big G mette a disposizione funzionalità come “word hints” e “asynchronous calling”. La prima consente di inserire suggerimenti di parole o frasi legate al contesto per migliorare il riconoscimento della voce.

Una tecnologia utile sia per impartire comandi (per esempio una smart Tv riconoscerà le parole “torna indietro” o “manda avanti” mentre si guarda un film) sia per aggiungere nuovi termini magari meno comuni. L’asynchronous calling, ora più semplice da sfruttare, presenta la possibilità di effettuare nuove chiamate asincrone che rendono più veloce e facile lo sviluppo di app attivabili con la voce.

 

Fonte: Google

 

I prezzi per utilizzare l’Api Natural Language variano a seconda del servizio utilizzato e del numero di record che si devono analizzare. Si parte da un livello gratuito, che comprende fino a cinquemila unità al mese per tutti e tre i servizi (entity recognition, sentiment analysis e syntax analysis), per arrivare anche al dollaro. Comunque, all’aumentare dell’utilizzo delle capacità della Cloud Platform di Google, i prezzi unitari scendono.

 

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