02/02/2015 di Redazione

Dischi fissi, torna il bel tempo: consegne in aumento nel 2014

Dopo anni di crisi, il mercato rimbalza di nuovo in positivo: spediti nell'ultimo anno 564 milioni di unità (+2,2%). I motivi? È stato superato lo shock dell'alluvione in Thailandia e si è verificato un ritorno al laptop. Buona redditività per i produttor

immagine.jpg

Il mercato dei dischi fissi tira un sospiro di sollievo: nel 2014 le consegne sono aumentate del 2,2 per cento dopo tre anni consecutivi di declino, raggiungendo quota 564 milioni di unità spedite. Superata una serie di coincidenze decisamente tragiche, come l'alluvione del 2011 in Thailandia che mise in ginocchio molte aziende produttrici, il trend è tornato positivo grazie soprattutto alla crescita dei servizi cloud e alla stabilizzazione del mercato dei laptop dopo il successo dei tablet.

Si tratta comunque di un rimbalzo molto modesto, perché i dati precedenti al 2014 rimangono impietosi e tutti caratterizzati dal segno meno: 4 per cento nel 2011, 7,6 per cento nel 2012 e 4,3 per cento nel 2013. La buona notizia per gli acquirenti è che il prezzo medio di vendita dei dischi è rimasto stabile durante gli ultimi dodici mesi. Insieme al maggior numero di consegne questo ha permesso, secondo la società di ricerca Coughlin Associates, una buona redditività per i produttori Seagate, Western Digital e presumibilmente anche per Toshiba, con le prime due aziende che si dividono equamente le fette principali della torta: 41 e 43 per cento.

Coughlin Associates prevede comunque un futuro roseo per le consegne di dischi rigidi, anche se non brillante come in passato, che dovrebbero toccare quota 721 milioni di unità entro il 2019. Un aumento dovuto alla “fame” insaziabile di spazio per contenere tutte le informazioni prodotte dal genere umano. Infatti, sempre secondo la società di ricerca, i contenuti da digitalizzare cresceranno del quaranta per cento l'anno, a una velocità quasi tripla rispetto alla capienza disponibile attualmente. Questa domanda spingerà le aziende a produrre probabilmente più dischi, incrementando così anche lo spazio totale teorico realizzato, che passerà dai 540 ai duemila exabyte annuali.

 

ARTICOLI CORRELATI