La scena si ripete, 30 mesi dopo. Steve Ballmer sale sul palco - nel gennaio 2010 a Las Vegas, la scorsa notte a Los Angeles – e fra le mani Agita la nuova creatura di Microsoft, il tablet che dovrà sfidare l’iPad di Apple mettendo in campo tutte le potenzialità di Windows.
Steve Ballmer presenta il tablet Surface
Due anni e mezzo fa il device che il vulcanico numero uno di Redmond mostrava alla platea del Ces era lo slate di Hp, prodotto con a bordo Windows 7 poi finito presto (dopo il ritardato lancio sul mercato) nel dimenticatoio.
L’oggetto del desiderio svelato ieri in anteprima mondiale si chiama Surface (il nome è lo stesso del tavolo touch di Microsoft), gira su Windows 8 e Windows Rt (la versione del nuovo sistema operativo dedicata ai processori Arm) ed è il primo computer che vedrà il mercato a marchio Microsoft. E questa, sebbene preannunciata, è la grande rivoluzione che porta in dote l’annuncio del tablet.
Microsoft emula quindi Google (che ancora deve presentare ufficialmente il suo Nexus) ed Apple ed entra con un suo prodotto nel mercato dei tablet. Perché? Innanzitutto, vien da pensare, per non essere da meno delle due grandi rivali in campo mobile, che alla piattaforma operativa abbinano l’apparecchio “home made”, che sia smartphone, pc a tavoletta o notebook.
Microsoft, seguendone il solco, affronta di petto il rischio di vestire i panni di concorrente dei suoi storici partner, i produttori di computer, a cui continuerà a vendere in licenza i suoi software garantendo loro – questo lo statement sortito da Redmond - condizioni eque per poter costruire i nuovi tablet con Windows 8 e Windows RT (i rumors dicono invece che il prezzo della licenza per la versione per Arm costerà nell’ordine degli 85 dollari, e quindi tanto).
Quale fetta si prenderà Surface del mercato tablet? E quanto cannibalizzerà le vendite di device a tavoletta con Windows 8 prodotti dalle varie Samsung, Acer, Lenovo, Hp e via dicendo? Impossibile oggi a dirsi, tanto più che sui prezzi, per il momento, c’è l’assoluto riserbo e se ne saprà qualcosa di più solo in prossimità della disponibilità effettiva sul mercato (la versione per Windows 8 Pro sarà in vendita entro i tre mesi successivi al lancio del nuovo sistema operativo).
Microsoft ha comunque anticipato il fatto che i due Surface avranno un costo in linea con quello dei prodotti ad essi comparabili, e quindi i tablet basati su processori Arm e gli ultrabook a piattaforma Intel.
Le caratteristiche tecniche di Surface
Il presupposto che Ballmer ha enfatizzato nel presentare Surface è chiaro: è un pc ed è anche un tablet (possiamo quindi chiamarlo un ibrido?), ha il vantaggio di far funzionare le app già sviluppate per Windows 8 e le sue prestazioni sono quelle di un vero e proprio computer, paragonabili a quelle di un ultrabook.
Il tablet “brandizzato” si presenta in ogni caso due distinte versioni, una con a bordo Windows 8 Pro e processori Intel Ivy Bridge e l’altra con Windows Rt (che dalla sua avrà anche pre installato Office 15). Le caratteristiche tecniche chiave in comune sono le seguenti: schermo da 10,6 pollici in alta definizione (Hd per il modello con Rt, Full Hd per l’altro) in formato panoramico 16:9, una dotazione di memoria variabile da un minimo di 32 a un massimo di 128 Gbyte, un’ampia dotazione di interfacce di connessione (porta Usb, slot per schede micro Sd) e una sorta di cavalletto posteriore che serve a mettere il tablet in posizione di riposo (azzerando i consumi di energia) quando non utilizzato.
Il plus estetico/funzionale è la cover che può trasformarsi in tastiera. Microsoft ne ha sviluppate due - Touch, tattile e di vari colori, e Type, fisica e di colore nero -, entrambe in grado di essere collegate al tablet attraverso una cerniera magnetica ed entrambe pensate con la doppia funzione di elemento protettivo del device e di keyboard opzionale.
Il modello con Windows RT sarà leggermente più leggero e sottile: 676 grammi di peso per 9,3 millimetri di spessore contro i 903 grammi e i 13,5 millimetri del modello con Windows 8 Pro.