19/04/2010 di Redazione

Google cresce a due cifre e Android galoppa

Il primo trimestre dell’anno segna un fatturato di oltre 5 miliardi con un incremento sull’anno del 19%. Il suo sistema operativo per cellulari conta già su 38.000, molte di scarsa qualità. Ma gli operatori ne sono i principali fans

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Google ha chiuso il primo trimestre dell’anno con un fatturato di 5,06 miliardi di dollari pari a un incremento del 19% sull’anno scorso. L’utile è cresciuto da 1,4 miliardi dello scorso a nno a 1,96.

Tra le curiosità che ruotano intorno a Google c’è il fenomeno Android: come sta andando?

L’occasione del bilancio ha significato anche avere alcune cifre sul numero delle applicazioni che sono state sviluppate per il nuovo sistema operativo per telefoni cellulari proposto dalla società di Mountain View. E le cifre sono quantomai imbarazzanti: ben 38.000 con un incremento di 8.000 in un solo mese. Di questo passo insomma potrebbe toccare le 100.000 applicazioni entro fine anno.

Un successo clamoroso? I detrattori (molti ispirati dai fan di iPhone) sottolineano che la grandissima maggioranza di queste applicazioni sono veramente di scarsissima qualità e, sovente, una boiata galattica perché offrono il download di schermate, suonerie, templates e, soprattutto, molto materiale pornografico. Ciò è dovuto al fatto che Google non pone nessun controllo o filtro a quanto gli sviluppatori propongono sul marketplace, sostanzialmente aperto a tutti e chiunque.

Il modello di business di Apple per le applicazioni iPhone è, invece, molto sorvegliato: l’iter di approvazione d’una applicazione non solo pretende il rispetto rigoroso delle specifiche tecniche del sistema operativo Apple e della interfaccia del suo mobile device. Sovente, infatti, Apple censura ed espelle applicazioni moralmente non accettate o segnalate dagli utenti come offensive.

Il confronto pubblicato lo scorso marzo da Silicon Alley Insider sul numero delle applicazioni rende evidente che per il momento non c’è gara tra iPhone e Android e, ancor più, con i marketplace di RIM BlackBerry e Palm. La velocità di crescita di Android resta, però, estremamente più elevata di quanto iPhone ha avuto nello stesso periodo di tempo dalla sua nascita.

Senza voler nulla togliere alle obiezioni circa la qualità delle applicazioni, il modello di business aperto di Google per Android porta con sé un evidente vantaggio: sia i costruttori sia gli operatori di telefonia cellulare hanno tutto l’interesse a spingere perché device, applciazioni e servizi sposino questo sistema operativo. Il motivo è semplice: è gratuito e quindi i margini sui device possono essere superiori non dovendo pagare licenze a nessuno. An che se Google non ha comunicato cifre a riguardo del proprio cellulare Nexus One (alcuni sostengono non sia stato venduto molto), ha dichiarato che ogni giorno vi sono 60.000 attivazioni di Android.

E anche la grande popolarità e la diffusione di un “ambiente aperto” di sviluppatori Android  costituisce più rapidamente l’ecosistema di competenze software che possono essere indirizzate verso lo sviluppo di applicazioni più redditizie sia per lo sviluppatore sia per l’operatore che è alla ricerca di nuovi modi per incrementare l’ARPU, ossia l’Average revenue per user, il fatturato ricavato da ciascun utente.

Ultimo dato degno di nota è la scelta di Intel, al recente IDF 2010 di Pechino, l'International Developer Forum, di favorire lo sviluppo sui prossimi chip Atom destinati ai device mobili sia il porting di Android sia di MeeGo (il sistema operativo sviluppato congiuntamente da Intel e Nokia).

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