04/03/2011 di Redazione

Greenpeace a Facebook: no data center a carbone

Greenpeace è sul piede di guerra contro Facebook, che per alimentare il suo data center in Oregon ha stipulato un contratto con un fornitore di energia elettrica che sfrutta il carbone come fonte energetica.

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Greenpeace ha avviato una nuova campagna contro Facebook denominata Unfriend Coal, alla quale chiunque può iscriversi condividendo la pagina di Facebook di Greenpeace. L'accusa che Greenpeace rivolge al social network di Zuckerberg è grave: il data center colossale aperto lo scorso anno in Oregon è alimentato da una società di fornitura elettrica che "produce gran parte dell'elettricità dal carbone".

L'associazione di idee a cui fanno riferimento gli ambientalisti è molto semplice: dato che il carbone inquina e che Facebook alimenta il suo business con questa fonte energetica ormai antidiluviana e altamente inquinante, allora Facebook è nemico dell'ambiente.

Quello che chiede Greenpeace è che l'azienda provveda immediatamente ad alimentare i suoi datacenter con fonti di energia rinnovabile, che possano aiutare a ridurre l'inquinamento e salvaguardare la salute del nostro pianeta. I rappresentanti dell'associazione ambientalista hanno presentato le loro richieste direttamente al direttore marketing di Facebook durante lo svolgimento del World Economic Forum di Davos. Come di consueto, Greenpeace ha imposto una scadenza per il raggiungimento degli obiettivi richiesti, che in questo caso è il prossimo 22 Aprile, quando cadrà la ricorrenza della Giornata Mondiale della Terra.

Il fornitore di elettricità del data center di Facebook in Oregon si serve del carbone per la produzione di energia

Un lasso di tempo così ristretto è dovuto, probabilmente, al fatto che Facebook non deve cambiare i sistemi informativi di sua proprietà o il processo produttivo di computer, ma semplicemente fare un contratto con un altro fornitore di energia elettrica che non sfrutti il carbone.

Domenico Belli, responsabile della campagna Energia e Clima di Greenpeace, ha spiegato questa nuova iniziativa affermando che "Un colosso come Facebook può sicuramente scegliere dove costruire le sue infrastrutture e che contratti stipulare per la fornitura di energia. In più può usare la forza del suo marchio per promuovere politiche forti a sostegno delle energie rinnovabili, eliminare gradualmente il carbone e mostrare al resto del settore dell'Information Technology che è possibile farlo. Da un'azienda così innovativa ci aspettiamo un impegno in prima linea nella lotta ai cambiamenti climatici. Vogliamo che il più importante social network della rete abbandoni le energie fossili e annunci entro il prossimo 22 aprile, Giornata della Terra, il suo piano per diventare carbon free".

Greenpeace ha imposto a Facebook di cambiare il fornitore di energia elettrica entro il prossimo 22 aprile

Il passaggio dallo stato attuale a quello di azienda "carbon free" richiederà più tempo di quello imposto dalla scadenza ormai prossima: Facebook ha in tutto 10 anni per raggiungere il 100 percento degli obiettivi.

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