L’Italia si prepara ai primi test per la guida autonoma su strada. L’ultimo via libera in ordine di tempo è giunto dall’Osservatorio tecnico di supporto per le Smart Road del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti che, all’unanimità, ha dato “parere positivo alla prima domanda di autorizzazione alla sperimentazione di veicoli a guida autonoma su strade pubbliche”. “Il parere odierno costituisce un fondamentale tassello del percorso di autorizzazione alla guida autonoma su strada, previsto dal DM 70/2018”, si legge in una nota del Mit. “L’auspicio è, ora, che la prima approvazione […] sia di impulso alla presentazione a breve di nuove domande” di test in ambienti reali. Tutte le applicazioni che verranno depositate saranno vagliate dall’Osservatorio tecnico e dalla direzione generale per la Motorizzazione.
Il decreto Smart Road è stato approvato l’anno scorso dal governo Gentiloni e ha aperto ufficialmente la porta alla sperimentazione dei veicoli driverless su strada. Possono fare richiesta per ottenere il permesso costruttori di automobili, università ed enti di ricerca pubblici e privati. Il decreto prevede anche interventi infrastrutturali che dovranno garantire connettività alle vetture: fibra ottica, sistemi di routing verso le reti mobili, hotspot Wi-Fi nelle aree di servizio e parcheggio, sistemi di rilevamento del traffico e delle condizioni meteo e altro.
Il testo non cerca comunque di normare solo il settore della guida autonoma, ma contiene anche misure indirizzate a snellire il traffico, ridurre gli incidenti e migliorare complessivamente la rete autostradale.