Western Digital è il primo produttore di hard disk al mondo, con 71 milioni di unità distribuite nell'ultimo trimestre, mentre Seagate si è fermata a quota 66 milioni. Entrambe le aziende hanno fatto segnare risultati finanziari molto buoni, grazie a una situazione che vede prezzi più alti di quelli precedenti all'alluvione thailandese dell'autunno 2011, che aveva danneggiato diversi stabilimenti. L'anno si è chiuso con 201,5 milioni di hard disk consegnati, contro i 206,5 milioni dell'anno passato.
Seagate ha annunciato risultati fiscali del quarto trimestre inferiori alle aspettative: l'utile netto è stato pari a 1,01 miliardi di dollari, rispetto ai 119 milioni di dollari di un anno prima. Il fatturato è stato di 4,48 miliardi di dollari, con un utile per azione esclusi gli oneri una tantum di 2,41 dollari.
Gli analisti si aspettavano un utile di 2,51 dollari per azione e 4,56 miliardi di dollari di fatturato. Il risultato era stato preannunciato all'inizio di questo mese, quando il produttore aveva spiegato che il fatturato avrebbe risentito delle spedizioni inferiori di dischi fissi di alto valore per le aziende.
Alla luce dei risultati registrati Seagate ha rivisto anche le previsioni per il primo trimestre del prossimo anno fiscale, già in corso, mettendo in preventivo ricavi inferiori alle stime sulle vendite di PC, a fronte però di un rallentamento più contenuto nel segmento dei prodotti enterprise. Per il primo trimestre si prevedono quindi utili per 4 miliardi di dollari, con un ulteriore calo rispetto ai valori appena registrati.
Il Chief Executive Steve Luczo ha spiegato nella conference call con gli analisti che il calo che sta registrando l'azienda è da imputare al rallentamento della crescita economica e alle vendite deboli di personal computer. Anche in questo settore sembra pesare lo spostamento dell'attenzione dei consumatori verso i tablet, che ovviamente non fanno uso di dispositivi di archiviazione tradizionali.
E proprio in questo settore è da notare che i prezzi delle unità SSD sono notevolmente diminuiti, portando sempre più consumatori ad optare per le migliori prestazioni di questi ultimi, piuttosto che per i dischi fissi tradizionali.
Luczo ha inoltre spiegato che Seagate ha dovuto affrontare un problema su una delle sue linee di produzione di dispositivi di storage enterprise, che ha comportato una riduzione delle spedizioni in questo settore particolarmente importante, che ha influito negativamente sui guadagni.
Nella dichiarazione pubblicata da Slashgear si legge che "l'isolato
problema di qualità di un fornitore ha colpito una delle linee di
produzione di sistemi aziendali, rallentando le consegne a circa 1,5
milioni di unità e ha abbassato il margine lordo al di sotto delle
aspettative. In compenso l'azienda ha agito in modo rapido e
conservativo sospendendo le spedizioni dei prodotti interessati, in modo
da non creare problemi ai clienti".
"Sulla base della situazione macro-economica preoccupante riferita da
una vasta base di clienti facciamo una previsione conservativa per il
trimestre di settembre. Stiamo regolando la nostra produzione e la
pianificazione delle scorte di conseguenza, e ci aspettiamo che i prezzi
medi di vendita e dei margini rimangano relativamente stabili" ha
concluso Luczo.
I dati fiscali di Seagate
Per quanto riguarda la rivale Western Digital, l'ultimo trimestre fiscale si è concluso con numeri record, grazie a un fatturato di 4,8 miliardi e un utile netto di 745 milioni di dollari (2,87 dollari per azione). Questi dati consentono all'azienda di registrare un fatturato di 12,5 miliardi di dollari e un utile netto di 1,6 miliardi di dollari per quanto riguarda l'intero anno.
Si tratta di valori ben più elevati rispetto ai 9,5 miliardi e i 726 milioni di dollari dell'anno passato. Da segnalare inoltre che negli ultimi due trimestri WD ha venduto più hard disk per notebook che per sistemi desktop.