17/08/2015 di Redazione

Hard drive connessi, nasce la Kinetic Open Storage Platform

L’iniziativa muove dagli avanzamenti realizzati da Seagate nel campo dei dischi rigidi collegati tramite Ethernet e dello storage a oggetti. Il progetto, coordinato dalla Linux Foundation con la partecipazione anche di Toshiba, Western Digital e altri pla

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Nel 2014 Seagate ha provato a rivoluzionare il mondo dello storage aziendale, proponendo per la prima volta una nuova tipologia di dischi rigidi connessi direttamente via Ethernet e capaci di archiviare secondo le regole dello storage a oggetti. Il progetto, chiamato Kinetic, si è poi evoluto ed è entrato in una nuova fase, con l’annuncio da parte di Seagate della compatibilità di questi driver accessibili dalla Rete con il progetto di archiviazione a oggetti Swift, legato alla comunità OpenStack, oltre che per Riak, repository NoSql distribuito. Disponibilità poi “imitata” anche da Toshiba, che di recente ha lanciato alcuni dischi costruiti sulla stessa tecnologia. Ma la notizia fresca è un’altra: secondo la regola aurea che spesso vede nell’alleanza una via migliore e più produttiva rispetto alla guerra, i tre principali produttori di dischi – vale a dire Seagate, Toshiba e Western Digital – si sono uniti sotto il cappello della Linux Foundation per inaugurare la Kinetic Open Storage Platform, iniziativa che vede la collaborazione diretta di altri colossi come Cisco, Dell, NetApp e RedHat.

L’obiettivo principale di questa nuova “santa alleanza” è la realizzazione di dispositivi open source capaci di archiviare secondo regole dello storage a oggetti, portando queste tecnologie su device di prossima generazione collegati tra loro con tecnologia Ethernet standard. I coordinatori del progetto si incaricheranno di gestire tutte le Api collegate ai driver, le librerie open source e i simulatori necessari per interfacciare tra loro i dischi basati su Kinetic.

Come si legge sul sito di Seagate, la nuova piattaforma di memorizzazione “consente a produttori di software indipendenti, fornitori di servizi cloud e clienti aziendali di ottimizzare la memorizzazione scale-out di file e oggetti con un costo totale di proprietà inferiore […] (questa, ndr) include dispositivi di memorizzazione, Api basate sulle coppie chiave/valore e connettività Ethernet”. Perché il classico paradigma di sistemi basati su file e hardware sta ora lasciando spazio a nuovi approcci. Quelli a oggetti, ça va sans dire, che includono immagini, film, dati di e-commerce e Web, ricerche, giochi e così via.

“In questi ambienti le informazioni, cioè gli oggetti, vengono scritti, letti ed eliminati, ma mai modificati”, spiega il vendor. “Sempre più spesso, quindi, i sistemi e i data center vengono progettati per offrire capacità invece che prestazioni. La distribuzione e la memorizzazione a livelli sono diventate funzionalità imperative. Anche le analisi dei dati sono oramai fondamentali e all'ordine del giorno, su richiesta, in tempo reale e per qualsiasi quantità e frequenza di utilizzo dei dati. Inoltre, poiché Ethernet è senza dubbio la struttura su cui si appoggiano data center e traffico delle applicazioni, non è sorprendente che si sia affermata come la colonna portante dell'infrastruttura di memorizzazione”.

 

Fonte: Seagate

 

Basandosi sulla collaborazione tra diversi player e sulla condivisione delle conoscenze aperte, lo scopo di Kinteic Open Storage Platform sarà ora quello di definire nuovi standard per rimuovere le inefficienze presenti attualmente nelle architetture, introducendo così un approccio ottimizzato per i data center e le applicazioni che necessitano di scalabilità estrema, gestendo il tutto tramite software e appoggiandosi alle unità disco connesse mediante Ethernet.

 

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