10/03/2016 di Redazione

Hp cala il tris nelle tecnologie di stampa

Con la “promozione” di PageWide a rango di vera e propria linea di prodotto insieme a InkJet e LaserJet, Hp arricchisce e rilancia la propria offerta di stampanti e multifunzione. Senza dimenticare mobilità e sicurezza.

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“Il più importante annuncio degli ultimi dieci anni”. Così lo ha definito David Ryan, a capo del business delle stampanti di Hp a livello Emea, e così gli ha fatto eco Luca Motta, suo omologo per l’Italia, entrambi presenti a Lisbona in questi ultimi giorni per il primo grande evento ufficiale in Europa della “nuova” Hp. Ma al di là dell’annuncio di una quindicina di nuovi modelli, descritti brevemente più avanti, le dichiarazioni dei manager riflettono la nuova strategia dell’organizzazione, alle prese con i primi mesi di reale “distacco” dalla struttura Hewlett Packard Enterprise, un modo nuovo di relazionarsi al mercato soprattutto in ambito mid market e corporate. Così, applicando alla lettera il “reinvent”, una delle parole magiche più in voga nella comunicazione della multinazionale, la società ha deciso di lanciare la tecnologia PageWide, nata con le grandi macchine per la stampa e già sperimentata da un paio di anni su alcuni modelli OfficeJet Pro, come una vera e propria linea a sé stante, con la stessa dignità delle storiche InkJet e LaserJet.

È una notizia, perché la nuova proposizione da una parte offre ai clienti una possibilità di scelta sicuramente più ampia e intelligente, dall’altra crea qualche inevitabile sovrapposizione, che il marketing di Hp ovviamente ha già messo in conto ed è preparata a gestire. A grandi linee, le stampanti InkJet, caratterizzate da bassi costi di acquisto e grande semplicità di gestione, copriranno la fascia più bassa dell’offerta, quella di coloro che stampano occasionalmente e che comunque non superano il migliaio di pagine al mese. Si tratta soprattutto dei mercati consumer (per i quali le linee di prodotto saranno contraddistinte dal colore nero), Soho e micro imprese.

 

David Ryan, general manager print business group Emea di Hp

 

La nuova gamma PageWide, che si distingue per bassi costi di gestione, qualità paragonabile alle periferiche laser e velocità elevate, spazierà dalle piccole imprese ai gruppi di lavoro anche in ambito enterprise, più o meno lo stesso contesto in cui sono posizionate le stampanti laser (anche se queste ultime mantengono una vocazione particolare da una parte per la stampa in bianco e nero e dall’altra per le grandi organizzazioni con un numero elevato di utenti e alti volumi di stampa mensile).

“Ove ci siano sovrapposizioni”, dice categorico Ryan, “lasceremo scegliere al cliente la tecnologia e la formula che preferisce. La possibilità e la libertà di scelta sono stati da sempre due punti di forza dell’offerta Hp”.

 

Luca Motta, print business group director, Hp Italia

 

Oltre al “tris” di tecnologie, un atout unico sul mercato, Hp può naturalmente offrire diverse opzioni ai propri clienti, possibilità che vanno dal puro acquisto (con gestione totalmente a carico del cliente) fino alla stampa gestita in toto (Mps, Managed Print Services) con noleggio dell’hardware e canoni mensili per gestione, manutenzione e rifornimento dei consumabili.

 

Se lo sviluppo delle tecnologie di stampa è un fattore fondamentale, vista la vocazione ingegneristica della multinazionale, l’attenzione alle tematiche più importanti per le imprese, come la mobilità e la sicurezza, resta altissima.

Per quanto riguarda l’utilizzo delle periferiche da dispositivi mobili, Hp ha semplicemente esteso questa possibilità a tutta la gamma dei prodotti, offrendo in opzione diverse modalità di connessione (Wifi diretta, Nfc, da remoto) a seconda della fascia di prodotto e della destinazione (con ovvie distinzioni tra le periferiche destinate all’utilizzo domestico e quelle da impiegare in ambito enterprise).

Sul fronte della sicurezza, Lisbona è stata teatro di un vero e proprio annuncio, quello dei Secure Managed Print Services, un approccio integrato che, oltre a basarsi sulle prerogative hardware e software delle stampanti, punta a mettere in sicurezza tutto l’ambiente di stampa gestita, anche attraverso processi e metodi frutto di anni di esperienza nella protezione di documenti, dati e accessi.

Altro annuncio importante per chi si occupa di gestire i parchi macchine delle imprese è l’aggiornamento del software Hp JetAdvantage Security Manager, che ora permette di avere maggior controllo sugli aggiornamenti firmware delle periferiche, oltre che controllare gli attacchi e le attività “maliziose” attraverso Splunk, un tool di Security Information and Event Monitoring (Siem).

 

Protagonista dell’evento di Lisbona è stata senza ombra di dubbio la tecnologia a getto d’inchiostro PageWide. Introdotta “timidamente” due anni fa su una parte dell’offerta OfficeJet, si caratterizza per l’utilizzo di una testina di stampa larga tanto un foglio A4, una prerogativa che consente di re-ingegnerizzare le stampanti prevedendo il movimento solo del foglio di carta e non della testina stessa.

I vantaggi sulla tecnologia ink-jet tradizionale in termini di velocità, silenziosità, precisione, affidabilità e consumi energetici sono evidenti: meno parti in movimento, meno motori coinvolti nel processo di stampa, un passaggio unico del foglio (così come avviene nelle periferiche laser).

Ma le stampanti PageWide mostrano anche indubbi punti di forza anche rispetto alle stesse laser: meno componenti e parti sottoposte a usura (niente tamburo, niente fusore) e meno energia a parità di superficie stampata. Sul fronte della qualità di stampa, invece, il dibattito è aperto: prove condotte sul campo hanno mostrato (anche durante l’evento di Lisbona) che se le PageWide perdono qualcosa in termini di brillantezza, assicurano però una maggior precisione, viste le dimensioni veramente microscopiche delle gocce d’inchiostro e le nuove formulazioni chimiche dei pigmenti.

“PageWide è frutto di anni di investimenti in ricerca e sviluppo”, ha dichiarato Ryan, “e ha già prodotto oltre 140 miliardi di pagine stampate, visto che viene utilizzata da anni sulla famiglia di macchine da stampa Hp Web Press. Lo sviluppo di questa tecnologia non si ferma, visto che per il 2017 prevediamo di rendere disponibili anche modelli in grado di gestire il formato A3”.

“La disponibilità di modelli PageWide A3”, gli fa eco Motta, “ci permetterà di guadagnare posizioni in un segmento di mercato che in questo momento non ci vede protagonisti ma che ci darà grandi soddisfazioni in futuro, grazie anche al completamento della nostra offerta, che già oggi spazia dall’A4 all’A0”.

Pulite e silenziose, le stampanti PageWide, secondo il management Hp, battono nuovi record di velocità (i modelli attuali si spingono fino a 75 pagine al minuto), consumano fino all’84% di energia in meno e impiegano fino al 94% in meno di materiali di scarto sul fronte del packaging.

 

Attenti a posizionare con cura le novità di prodotto, ma soprattutto a specificare che il cliente avrà totale libertà di scelta (una volta selezioante le macchine) nel preferire la gestione diretta o i servizi Mps (in cui spesso sono coinvolti i partner di Hp), i manager di Hp hanno presentato più di dieci nuovi modelli in occasione dell’evento europeo.

Si comincia dalla famiglia OfficeJet Pro, che ora vede solo periferiche ink-jet “tradizionali”. Nuova è la OfficeJet Pro 8210, caratterizzata da costi di stampa particolarmente bassi, e nuova è la famiglia di multifunzione OfficeJet Pro 6960/70, che sarà disponibile a partire da giugno. Esteticamente riconoscibili per il colore nero (che per Hp contraddistingue i modelli destinati ai mercati Soho e al canale retail), rappresentano l’offerta d’ingresso della multinazionale.

Ancora più innovativa è la famiglia di multifunzione OfficeJet Pro 8700 (quattro modelli a listino), che vanta un percorso carta ridisegnato e semplificato e un footprint decisamente migliorato. In pratica, i cassetti di ingresso e uscita dei fogli sono simili alle periferiche laser di classe superiore, garantendo maggior durata ed efficacia nel caricamento della carta e nell’output dei lavori di stampa.

Sul fronte dei modelli laser, due le novità partorite a Lisbona: la stampante LaserJet Pro M501, una monocromatica a bassissimo impatto (sia in termini di consumi sia di footprint) in grado di stampare fino a 6.000 pagine al mese e il multifunzione Color LaserJet Pro Mfp M377dw, per gruppi di lavoro medio-piccoli con cicli fino a 4.000 pagine/mese. Entrambe le macchine saranno disponibili da aprile.

 

La Laserjet Pro M501dn

 

Come anticipato, le novità più “succose” arrivano dal fronte PageWide, promossa ufficialmente a terza tecnologia. In questo ambito sono stati presentati almeno otto nuovi modelli, appartenenti a diverse fasce.

Si parte dalle PageWide 352dw e Mfp 377dw, rispettivamente stampante e multifunzione. Progettate per lo small business e i piccoli gruppi di lavoro, sono destinate a soddisfare carichi di lavoro fino a 3.000 pagine al mese. Un gradino più su troviamo la PageWide Pro 452dw e l’Mfp 477dw, in grado di toccare la velocità di 55 pagine al minuto e di gestire cicli fino a 4.500 pagine/mese.

Al vertice dell’offerta c’è la serie 500, con la stampante Hp PageWide Managed P57750dw Mfp e P55250dw. In questo caso la velocità sale a 70 pagine al minuto e il volume di stampa a 6.000 pagine al mese, puntando ancora allo small business e ai piccoli gruppi ma all’interno delle offerte di stampa gestita. Questi due modelli sono caratterizzati da cartucce d’inchiostro potenziate ed esclusive per il servizio Mps, in grado di stampare fino a 21mila pagine (nero) e 16mila pagina (colore).

 

La PageWide Pro 452dn

 

Sul fronte enterprise, infine, sono state introdotte la PageWide Enterprise Color 556 e l’Mfp 586. Destinati a gruppi di lavoro fino a 15 persone e a cicli fino a 15.000 pagine/mese, questi due modelli toccano il record di velocità di 75 pagine al minuto. Tutti i modelli PageWide saranno disponibili a partire da aprile.

 

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