Dopo essere stata per mesi al centro delle attenzioni con un’accusa neanche troppo velata di costituire, con i suoi apparati di rete, una minaccia alla sicurezza nazionale nord americana, Huawei sarebbe stata spiata direttamente dalla Nsa. La National Security Agency statunitense, secondo quanto rivelato dal tedesco Der Spiegel e dallo statunitense New York Times, sarebbe riuscita a entrare nei server della società cinese e a impadronirsi, fra l’altro, della lista dei clienti, dei messaggi di posta elettronica dei suoi dirigenti e del codice sorgente necessario per realizzare un malware da installare negli apparati di rete. Il tutto, secondo i documenti provenienti da Edward Snowden e consultati dai due giornali, sarebbe avvenuto nel 2009.
Il quartier genrale di Huawei a Shenzen
Con circa centocinquantamila dipendenti e un fatturato di 28 miliardi euro, Huawei è il secondo fornitore mondiale di apparati di rete. Lo spionaggio della società sarebbe avvenuto con il consenso della
Casa Bianca e con la collaborazione dell’
Fbi. Mentre la Nsa ha rifiutato di rilasciare specifici commenti su questa vicenda, la presa di posizione di Huawei è netta: “
Se fosse vero, sarebbe ironico constatare che ciò che stanno facendo alla nostra società è esattamente ciò di cui ci accusavano,” ha dichiarato
Bill Plummer, portavoce di Huawei, a Der Spiegel. “
Se questi atti di spionaggio fossero stati realmente portati a termine, potrebbero confermare che la nostra è un’azienda indipendente e che non esistono legami con alcun governo. E tutto questo dovrebbe essere reso pubblico, in modo da porre fine a questo periodo di erronea e cattiva informazione.”