MADRID – Grandi retailer, organizzazioni umanitarie, compagnie aeree, aziende di trasporti, operatori telco, retailer e banche. Mondi – i cui volti sono per esempio quelli di Portugal Telecom, Desmond Tutu Foundation, Burberry e anche quelli di Poste Italiane, Luxottica e Ferrovie dello Stato – molti differenti fra loro che hanno un aspetto in comune. Quello di dover ottimizzare il processo di gestione delle informazioni e di fare propri nuovi modelli di relazione con i clienti/utenti, massimizzando a vantaggio competitivo il valore della customer experience e sfruttando paradigmi tecnologici quali il social (in chiave business), la mobility e il cloud.
Jim Hagemann Snabe, co-Ceo di Sap
L’altra faccia della stessa medaglia è noto. Una delle sfide più importanti cui le grandi organizzazioni sono chiamate ad affrontare è quella di affrontare in modo efficace il fenomeno dei Big Data e di accedere a grandi volumi di informazioni velocemente e in tempo reale. Per farlo, Sap ha la sua ricetta tecnologica a 360 gradi che si chiama Hana, la piattaforma di in memory analytics al centro degli annunci dela tappa europea del Sapphire Now - Tech Ed 2012 e degli interventi dei due co-Ceo (nonché membri esecutivi del board) della società tedesca, Bill McDermott e Jim Hagemann Snabe.
Quest’ultimo, sul palco dell’evento tenutosi a Madrid, ha enfatizzato l’odierna necessità a livello di sistemi enterprise di “semplificare, velocizzare e gestire i dati, l’accesso ai dati e la value chain dei dati”. Per farlo è ricorso a un esempio che interessa personalmente milioni e milioni di persone: la musica digitale. “La tecnologia Mp3 – ha detto Hagemann - ha rivoluzionato l’industria musicale, cambiandone completamente il business model e impattando drammaticamente sui costi della catena del valore. Apple ha cavalcato questa rivoluzione, dettata dalla volontà dei consumatori, lanciando l’iPod e iTunes e tutti sanno che è stato un successo.
Il co-Ceo ha quindi enfatizzato un concetto di tre parole, che da un pò ricorre nei testi degli esperti di marketing e customer experience: “technology-led disruption”. La scalfisce e abbatte le tradizionali barriere competitive in qualsiasi industry. Il fashion, per esempio. “La value chain di questo settore - ha infatti spiegato ancora Hagemann - è completamente cambiata perché è cambiato il modo in cui i consumatori entrano nei negozi e si scambiano informazioni e commenti sulle collezioni e i capi in vendita e il modello alla base dei processi di produzione, distribuzione e vendita”.
Il concetto si estende anche sanità: il sistema di supporto alle decisioni per definire la cura di un paziente sfrutta tecnologie di analytics (gestite dalla piattaforma Hana) per ridurre sostanzialmente i costi e tempi di questo processo.
L’evoluzione di Hana
In-memory computing, mobility, cloud:
semplificare dati, value chain e consumi. Questa la sintesi
dell’innovazione tecnologica targata Sap, che da Madrid – per bocca dei
suoi massimi vertici – rivendica il titolo di “business software company
capace di garantire un’offerta applicativa ed infrastrutturale
completa, on premise e nel cloud, e pronta per il mobile”.
Partendo
da un presupposto che conferma la centralità di Hana negli obiettivi
prossimi venturi della casa di Walldorf: Sap non crede nel modello
ibrido di data storage perchè a suo dire tutto il patrimonio delle
informazioni aziendali migrerà nelle soluzioni in memory. Mentre si dice
convinta
del fatto che la profittabilità nel private cloud per un
vendor It è possibile, anche con margini più elevati rispetto alle
soluzioni on premise, fermo restando che i due approcci (cloud e on
premise) vanno considerati valori da combinare.
Hana – questo il
concetto ribadito a mò di slogan da Hagemann – “è la semplificazione
dei business data e lo strumento per ottenere un minore Tco (Total cost
of ownership, ndr) aziendale. L’abbiamo resa disponibile su tre livelli,
per renderla una soluzione di business warehouse e di predictive
analytics integrata nativamente anche nelle applicazioni di Crm evolute
(il riferimento va a Sap 360 Customer, prima soluzione di customer
relationship management basata su Hana, ndr). Noi crediamo – questa la
chiusa regalata dal co-Ceo alla foltissima platea del Sapphire (11mila
gli addetti ai lavori convenuti nella quattro giorni) - che tutti i dati
delle applicazioni on premise e di quelle ospitate nella cloud debbano
girare su un’infrastruttura capace di gestire migliaia e migliaia di
transazioni ogni giorno”.
Detto che Hana in Italia sta
interessando una decina di grandi aziende (oltre a quelle già citate c’è
anche Cir-Compagnie Industriali Riunite per un progetto di performance
management), la principale novità registrata in occasione del Sapphire è
il Support Pack Stack 5, e cioè lo strumento per far convergere le
applicazioni transazionali ed analitiche di natura mission critical in
un’unica piattaforma.
La volontà di Sap, questo il claim che accompagna
l’annuncio, è in sintesi quella di eliminare gli strati fra applicazioni
e tool di data processing, di portare dentro un’unica architettura
in-memory sia i servizi per le transazioni e el analytics predittive a
livello di database che quelli relativi agli application server e al
planning.
Per
portare il verbo di Hana alle aziende utenti (e non solo quelle di
classe enterprise, e il riferimento va a Tamko, media azienda
manifatturera americana attiva nel campo dei materiali per l’edilizia,
che ha adottaato la tecnologia in-memory nel 2011), la casa tedesca sta
lavorando al fianco di oltre 150 start up per lo sviluppo di soluzioni
per la gestione dei Big Data appoggiate alla piattaforma e di una decina
di software vendor indipendenti. A Madrid sono state esibite in tal
senso sotto il cappello Sap le anteprime di diverse nuove applicazioni
“Hana based”, e precisamente Liquidity Risk Management, Accelerated
Trade Promotion Planning, POS Data Management, Customer Usage Analytics
analytic e Demand Signal Management.
La promessa che Sap
indirizza al mercato – solleticando indirettamente il confronto con
l’offerta della concorrenza, a cominciare ovviamente da Oracle – ha
diverse sfaccettature e una di queste è sicuramente quella inerente le
prestazioni, ben documentate da uno studio che dettaglia il
comportamento di Hana per setacciare 1 petabyte di dati transazionali
contenutu in 1,2 trilioni di file.