13/05/2015 di Redazione

I cellulari low cost di Google sbarcano in Turchia

Il progetto Android One di Mountain View, nato per vendere smartphone economici nei Paesi in via di sviluppo e garantire l’accesso al Web a miliardi di persone, è arrivato anche alle porte dell’Europa. Il colosso Usa, in collaborazione con General Mobile,

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La vera domanda è: quali saranno gli altri Paesi etichettati in futuro da Google come “in via di sviluppo”? Perché, se l’ondata da est verso ovest del progetto Android One dovesse continuare, tra poco gli smartphone supereconomici di Big G potrebbero sbarcare anche in Italia. Infatti, i cellulari realizzati da Mountain View in collaborazione con produttori locali e venduti a basso prezzo, hanno fatto la loro prima comparsa ieri in Turchia. Android One è stato inaugurato da Google nel 2014 per dare la possibilità anche alle popolazioni meno abbienti di possedere un cellulare e, di conseguenza, potersi collegare alla rete. Infatti, il vero scopo dell’iniziativa è proprio questo: aprire il Web a miliardi di persone. Partito inizialmente in India, il progetto si è poi allargato a Paesi come Bangladesh, Indonesia, Filippine e Sri Lanka, per approdare infine ieri alle porte dell’Europa.

Propriamente non all’interno del Vecchio Continente, come spacciato da molti media d’Oltreoceano, ma quasi ci siamo. Le novità di Android One in versione turca sono la qualità dei dispositivi e le loro caratteristiche di connettività. Grazie alla collaborazione con la compagnia locale General Mobile, infatti, gli smartphone venduti saranno i primi a disporre di reti Lte, abbandonando così progressivamente il 3G. Il corpo dei device, con schermo da cinque pollici Hd Ips, conterrà inoltre un processore più performante – un Qualcomm Snapdragon 410 a 64 bit invece delle Cpu prodotte da Mediatek –, due gigabyte di Ram e una fotocamera da 13 megapixel.

Una versione leggermente modificata di Android 5.1 si incaricherà di garantire una buona esperienza utente. Ma prestazioni più avanzate richiedono, ovviamente, un prezzo maggiore da pagare. A differenza dei primi modelli introdotti da Google in India, che si aggiravano sui cento dollari, il nuovo dispositivo targato General Mobile costerà circa 260 dollari. Non pochissimo per uno smartphone che si rivolge ai primi utenti e a tutte quelle persone che, in teoria, non potrebbero spendere molto per un cellulare.

 

Il Karbonn Sparkle-V, uno dei cellulari low cost venduti da Google in India

 

Certo, la Turchia non è l’India e nemmeno il Bangladesh: il Pil procapite lordo del Paese del Corno d’Oro supera gli undicimila dollari, quello del subcontinente arriva a malapena a duemila. Il 56,7 per cento degli abitanti della porta d’accesso all’Europa disponeva a metà 2014 di una connessione Internet, mentre alla fine dell’anno scorso la connessione a banda larga su smartphone rientrava nelle disponibilità di 32,4 milioni di turchi. Per Google, significa un mercato potenziale di quasi quaranta milioni di persone. Considerando di nuovo la penetrazione di Internet nel Paese, si potrebbe in effetti avverare la profezia di Android One anche in Italia: nella Penisola gli utenti del Web erano a metà 2014 il 58,5 per cento del totale. Neanche due punti sopra la Turchia.

 

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