27/02/2015 di Redazione

Ibm, obiettivo “dieci per”: 4 miliardi di dollari per incassarne 40

Ginni Rometty, Ceo del colosso statunitense, ha rivelato i piani di investimento aziendali per riscattare le deboli performance finanziarie degli ultimi mesi. La strategia è puntare sui quattro settori più profittevoli del mercato: cloud, Big Data, mobili

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Immaginate di scommettere quattro miliardi di dollari per vincerne quaranta. Serve molta fantasia, considerando soprattutto le cifre in gioco, ma un’azienda vuole far diventare realtà questo esercizio teorico: si chiama Ibm e, per bocca del suo Ceo Ginni Rometty, intervenuta ufficialmente presso la Security and Exchange Commission del Governo Usa, ha deciso di puntare in alto. Il colosso statunitense vuole infatti investire in modo massiccio in quattro settori di mercato ad alto tasso di crescita: gli ormai onnipresenti cloud e Big Data, la mobilità di livello enterprise e la sicurezza informatica.

L’obiettivo è portare il fatturato in questi campi dagli attuali 25 miliardi ai 40 entro il 2018, con utili per azione pari a 20 dollari. E la cifra iniziale di quattro miliardi non include le acquisizioni, per cui l’azienda ha dichiarato di non voler porre limiti nei prossimi mesi.

Il target era, in realtà, già un vecchio pallino del precedente amministratore delegato di Ibm, Samuel Palmisano, che aveva giurato di concretizzare la promessa dei 20 dollari di utile per azione entro il 2015. Ma, complice la crisi e l’andamento generale del mercato, le cose iniziarono a mettersi non proprio benissimo per Big Blue, i cui profitti sono gradualmente scesi. Infatti, nell’ultimo quarter del 2014 la società ha ottenuto 24,1 miliardi di dollari di fatturato, meno dei 24,77 miliardi ipotizzati dagli analisti, mentre l’utile del trimestre è calato del 4% rispetto al risultato di fine 2013.

Le mosse degli ultimi mesi, tra cui la cessione di settori poco profittevoli o il buy-back di un gran numero di azioni, non sembrano quindi avere portato i benefici sperati. Per fortuna, non si è verificato nessun licenziamento di massa, come paventato a fine gennaio da indiscrezioni rivelatesi poi infondate. Ma la famigerata “quota venti” non verrà raggiunta nemmeno quest’anno, perché Rometty ha previsto di portare gli utili per azione solo a 16,50 dollari.

 

La strategia annunciata da Ibm (clicca per ingrandire)

 

L’amministratore delegato, tra le altre cose, ha anche spiegato in audizione che non si è affatto pentita degli investimenti continui effettuati dall’azienda durante il recente periodo di tagli. In termini numerici, Ibm ha speso circa tre miliardi di dollari nello sviluppo della nuvola, settore in cui è presente da tempo, puntando soprattutto sul motore di analytics e apprendimento automatico Watson, costruendo data center in tutto il mondo e lanciando Bluemix, piattaforma di hosting e sviluppo di applicazioni.

 

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