Il computing a tavoletta cresce ancora, ma senza avere la strada spianata. L’ultimo Worldwide Quarterly Tablet Tracker di Idc, relativo al secondo quarter del 2014, evidezia infatti una crescita a doppia cifra nel mercato dei tablet, ma anche la presenza di alcuni ostacoli che ne hanno rallentato il trend ascendente. Dal punto di vista numerico, cioè delle unità in consegna, il mercato è cresciuto dell’11% rispetto ai livelli di vendita del medesimo periodo del 2013, con un po’ meno di 50 milioni (49,3 milioni) fra tablet classici e modelli due-in-uno (comprensivi di tastiera) consegnati dai produttori alla distribuzione.
Allo stesso tempo, il report trimestrale indica un lieve rallentamento del trend di crescita, e anzi un piccolo passo indietro (-1,5%) rispetto ai livelli di vendita del primo strimenstre. Idc motiva questi risultati con due dinamiche. La prima – non necessariamente una cattiva notizia – è“l’ascesa degli smartphone con schermo di grandi dimensioni e con cicli di vita più lunghi”, come spiegato dall’analista di Idc Jean Philippe Bouchard. Ovvero l’ascesa dei phablet, dispositivi ibridi che per una grossa fetta di utenti riassumono tutte le caratteristiche necessarie a soddisfare le quotidiane esigenze di comunicazione e connettività. Chi ne possiede uno, insomma, certamente può non sentire il bisogno di acquistare un tablet da 7-8 pollici.
La seconda ragione è la ancora non “endemica” adozione dei tablet in ambito aziendale.“Nonostante questa tendenza”, ha sottolineato Bouchard, “crediamo che nella seconda metà dell’anno una più forte richiesta di tablet da parte delle aziende favorirà la crescita del mercato, e che assisteremo al lancio di offerte più specifiche per il target enterprise, come suggerito dalla partnership siglata fra Apple e Ibm”.
Idc Worldwide Quarterly Tablet Tracker, dati e stime preliminari di luglio 2014
Fra i produttori, nel trimestre in esame Apple è ancora al primo posto sia in termini di unità consegnate (13,3 milioni) sia di market share (26,9%), ma perde qualche punto rispetto al posizionamento dell’anno precedente, considerato il medesimo periodo (14,6 milioni di unità, 33% di quota mercato). Sostanzialmente stabile è Samsung, al secondo posto con 8,5 milioni di tablet venduti (erano 8,4 l’anno precedente) e uno share del 17,2% (versus 18,8%).
Ben altra performance, pur su numeri molto più piccoli, contraddistingue Lenovo: il marchio cinese è cresciuto del 64,7% in dodici mesi, passando da 1,5 milioni di tablet smerciati nel secondo quarter del 2013 ai 2,4 milioni di quest’anno, e portando il suo market share dal 3,3% al 4,9%. Seguono, nella lista dei top brand, Asus e Acer, mentre i restanti marchi detengono il 44,4% del mercato (era il 37% un anno fa).