10/07/2017 di Redazione

Il digital signage di Mauden è social, personale e interattivo

Il system integrator milanese presenta GetInTouch, un sistema di digital signage che coinvolge attivamente l'utente con schermi tattili, lettura di Qr code e contenuti personalizzati. Alla base, anche tecnologia Ibm.

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Dalla pubblicità all'engagement. Anche le tecnologie di digital signage cavalcano l'onda della trasformazione digitale, diventando interattive, social, coinvolgenti e, soprattutto, capaci di adattare la comunicazione al singolo utente. Ne è esempio GetInTouch, una nuova soluzione messa a punto dal system integrator milanese Mauden, che è in realtà più di un system integrator. Nata trent’anni fa come broker di hardware (soprattutto di mainframe), nel tempo ha allargato l'offerta a soluzioni di storage, disaster recovery e business continuity, consolidamento e virtualizzazione, data management e altro ancora, radicandosi in modo particolare nel mercato finanziario.

Dopo aver completato il proprio profilo in direzione del software con l’acquisizione del 2010 di Dpcs, diventando così un system integrator, la società ha iniziato un percorso di evoluzione verso il mondo digitale con l’apertura dello spazio Bou-Tek, nato come una sorta di showroom digitale e ora diventato laboratorio per sperimentare nuove soluzioni di engagement e gestione dei dati a fianco dei clienti, soprattutto del mercato retail. Dopo aver avviato, lo scorso anno, lo sviluppo di soluzioni in ambito cognitive e di intelligenza artificiale e partecipato all’iniziativa Practix (animata dall’università di Trento) per la creazione di soluzioni multimediali e digitali, ora Mauden concretizza il proprio lavoro con la presentazione di GetInTouch.

 

 

 

Si tratta, nelle parole del consigliere delegato e Direttore Generale Gianni Schisano, di  “un content presenter progettato per permettere alle aziende di trasformare i luoghi fisici, come negozi o filiali di banche, in spazi virtuali in cui offrire contenuti personalizzati all’utente, potendo misurare con precisione l’efficacia di ogni singola campagna”. Pensato per la collocazione in un punto vendita o altro luogo, il sistema è basato su uno schermo tattile su cui si può interagire attraverso la lettura di un Qr code o l'inserimento delle proprie credenziali social. In questo modo GetInTouch riconosce l'utente e può quindi visualizzare contenuti personalizzati sia sula base delle richieste del momento, sia dei gusti e delle preferenze della persona, reperiti dalla Rete. In caso non fosse possibile fa leva su quanto già disponibile online, il sistema cercherà comunque di attivare meccanismi di ingaggio utili a ottenere informazioni da elaborare.

Alle spalle di questa soluzione c’è l'incontro fra la tecnologia TouchDomain e la metodologia Get, un sistema integrato che raccoglie e analizza dati di diversa natura, li interpreta e reagisce in maniera predittiva: ”Sfruttiamo l’intelligenza aumentata per rinnovare il mondo dell’interazione digitale in-store”, ha commentato Roberta Viglione, presidente e ceo dell'azienda milanese. “L’interazione multitouch mira a creare un’esperienza customer-centered, con strumenti cognitivi e bilaterali. Abbiamo inserito anche la chatbot per l’interazione mobile con assistente virtuale, che funziona anche fuori dal negozio e quindi serve a costruirà un’esperienza omnicanale”. Anche attraverso questo sviluppo, Mauden conferma la propria stretta vicinanza agli sviluppi tecnologici di Ibm, di cui è partner storico, tant’è vero che la base tecnologica del progetto è costruita sulle capacità analitiche di Watson e sulla piattaforma cloud Bluemix.

 

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