24/07/2012 di Redazione

Il futuro mobile broadband? Più smart e personalizzato

Secondo uno studio dei ConsumerLab Ericsson, gli utenti di smartphone di quattro grandi mercati come Usa, Regno Unito, Brasile e Indonesia desiderano piani tariffari più semplici da comprendere, convenienti e su misura e connessioni Internet più veloci. P

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Navigare da mobile: una pratica sempre più diffusa nel mondo, in cui però spesso i desideri degli utenti si scontrano con una realtà deludente. I motivi di scontento, esplorati dal ConsumerLab di Ericsson nel suo studio Smarter Mobile Broadband, sono solo apparentemente banali, perché impattano sulla user experience: connessioni troppo lente o instabili, applicazioni che riducono le performance della batteria, costi elevati dei piani di traffico dati.

I fattori trainanti della navigazione mobile (Fonte: Ericsson ConsumerLab, Smarter Mobile Broadband)


Ma il futuro può essere ben più radioso. L’idea di fondo emersa dall’indagine – che ha collezionato 2.300 interviste di utenti tra i 16 e i 59 anni in quattro mercati chiave per la telefonia, come Stati Uniti, Regno Unito, Indonesia e Brasile – è che con lo sviluppo di dispositivi sempre più “smart” anche i beni immateriali come piani tariffari e servizi debbano diventare più intelligenti.

I fattori che, in tutti e quattro i Paesi, attualmente più incidono nella scelta del piano tariffario per il mobile Internet più adatto alle proprie esigenze sono tre: la copertura e la qualità della rete, il costo applicato al servizio dati e la facilità a comprendere il piano dati stesso.

Sul primo punto, in particolare, spicca la risposta del 40-45% di intervistati che si è detta propensa a navigare più spesso dal proprio telefono se avesse accesso a una rete più veloce. Altre risposte variano in base al singolo contesto nazionale, come quelle relative alla contrapposizione fra tariffe flat e a consumo.

“Le esperienze passate dei consumatori – spiega Cecilia Atterwall, direttrice dell’Ericsson ConsumerLab – influenzano la loro valutazione sui servizi dinamici e personalizzati abilitati da una gestione e da un sistema di tariffazione del traffico  più smart. I consumatori britannici e americani che in passato hanno sottoscritto piani a traffico illimitato sono meno propensi al passaggio a un piano personalizzato, perché non sono abituati a riflettere sulle loro abitudini di navigazione online”.

“In Brasile e in Indonesia invece – prosegue Atterwall –, Paesi dove le tariffe prepagate dominano il mercato, questo concetto è visto positivamente. I consumatori in queste aree sono abituati a pagare servizi a consumo ed eventualmente a ricaricare il proprio credito quando necessario, perciò non percepiscono un piano differenziato come una restrizione alla loro attuale tariffa”.

Altre considerazioni riguardano i costi della navigazione dati in termini di denaro e di impatto sulle performance del telefono. Per il 30-45% dei consumatori il costo è un fattore discriminante per incrementare l’uso del mobile Internet, mentre il 30-40% considera determinante la durata della batteria del proprio dispositivo. Lamentele implicite, a cui corrispondono però altrettante opportunità da cogliere per gli operatori in cerca di clienti, nuovi o da fidelizzare.

Ultimo elemento chiave è la personalizzazione: molti degli intervistati hanno espresso frustrazione nel dover pagamento per un piano tariffario che non sono in grado di sfruttare appieno, con elementi che "non servono" e altri desiderati ma assenti. A detta degli analisti di Ericcson, questo potrebbe favorire l’offerta di tariffe più personalizzate, in cui una serie di servizi (navigazione, email, social networking, mappe ecc.) possano essere integrati con le offerte base a seconda delle esigenze del singolo utente.


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