Essere “mobile-first” da oggi è un imperativo ancora più chiaro e inevitabile per tutte le aziende, i professionisti e i singoli che vogliano comunicare sul Web. Per la prima volta nel mese di ottobre 2016, su scala globale, il traffico Internet generato da smartphone e tablet ha superato quello dei Pc, segnando un sorpasso storico: lo affermano le statistiche di StatCounter, basate sul monitoraggio di due milioni e mezzo di siti Web e di 15 miliardi di page view mensili.
Nelle quattro settimane di ottobre, la navigazione da “desktop" (definizione che in questo caso ingloba i Pc fissi e i laptop) ha rappresentato il 48,7% del totale, quella da mobile il 51,3%. E il fatto è tanto più significativo se si pensa che la navigazione su terminali mobili e su siti adeguatamente ottimizzati “consuma” meno dati rispetto a quella su Pc, a parità di contenuti fruiti.
D’altra parte non ci stupiamo, perché di avanzata del mobile – dispositivi venduti, contenuti prodotti, app pubblicate – si parla ormai da anni. Di recente, poi, altri traguardi sono stati raggiunti: Google, per esempio, a maggio ha fatto sapere che il numero di ricerche eseguite sul suo motore da terminali mobili aveva superato le richieste provenienti da Pc. La società di Mountain View si è mossa di conseguenza, lavorando per uno “sdoppiamento” dell’algoritmo di indicizzazione dei risultati di ricerca.
Dal 2009, anno di inizio di questo monitoraggio da parte di StatCounter, la curva ascendente del traffico mobile percentuale e quella discendente dei traffico da Pc hanno mantenuto andamenti regolari e speculari. Bisogna comunque notare come la spartizione di Internet fra il mondo mobile e quello tradizionale sia influenzata dal contesto geografico e tecnologico. Nei mercati più maturi, come gli Stati Uniti e il Regno Unito, il traffico Web su Pc è ancora la parte preponderante (58% e 55,6%, rispettivamente). Fra i mercati emergenti, all’estremo opposto, spicca l’India con un netto 75% di traffico mobile.