28/06/2017 di Redazione

Il lettore d'impronta digitale di Qualcomm misura anche il battito

Al Mobile World Congress di Shanghai è stato presentanto Fingerprint Sensor, un sensore a ultrasuoni che può essere posizionato anche sotto lo schermo di uno smartphone, rilevando l'impronta digitale e anche battito cardiaco e pressione. Annunciato anche

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Il lettore d'impronta digitale integrato nello smartphone, grazie all'ultima novità di Qualcomm, potrà diventare non solo la chiave d'accesso al dispositivo o il metodo di autenticazione dei pagamenti, ma anche uno strumento di monitoraggio del battito cardiaco e della pressione sanguigna. Qualcomm Fingerprint Sensor è una delle novità presentate al Mobile World Congress di Shanghai, accanto al processore per smartphone e tablet di fascia media Snapdragon 450.

Il Fingerprint Sensors rappresenta l'evoluzione della precedente soluzione Qualcomm Snapdragon Sense ID ed è declinato in due versioni, entrambe basate su tecnologia ultrasonica ed entrambe progettate per funzionare sia in abbinamento a processori Qualcomm sia con piattaforme della concorrenza. La variante “for Display” è la prima soluzione ultrasonica in grado di acquisire l'immagine del polpastrello attraverso uno schermo Oled, mentre quella “for Glass and Metal” può essere posizionata sotto una copertura in vetro spessa fino a 800 micrometri o sotto una lamina di alluminio di 600 micrometri (la precedente generazione arrivava a supportare un massimo di 400 micrometri per entrambi i materiali).

Questa tecnologia è resistente all'acqua e può anche essere usata per attivare i telefoni rimasti in standby. La sola variante per i display vanta un'ulteriore caratteristica distintiva: può misurare attraverso il polpastrello sia il battito cardiaco, sia la pressione del sangue. Chiaramente, queste possibilità diventeranno reali una volta che gli Oem avranno integrato questo prodotto all'interno dei loro modelli (di fascia alta, s'intende). Un primo prototipo di smartphone equipaggiato con questa tecnologia si è visto alla fiera di Shagai: lo ha realizzato Vivo, utilizzando la variante per la copertura in vetro.

 

 

Come sottolineato da Qualcomm, questa nuova soluzione darà ai produttori di smartphone un più ampio margine di libertà sul design del lettore d'impronta digitale e, quindi, sull'impatto estetico e funzionale nel prodotto finito. A detta di Seshu Madhavapeddy, vice president, product management di Qualcomm, i nuovi sensori possono “supportare form factor più sottili e innovativi, esperienze di autenticazione mobile uniche e procedure di autenticazione più sicure”. La tecnologia Fingerprint Sensors for Glass and Metal sarà disponibile per gli Oem a giorni, per poi debuttare su futuri telefoni in commercio nella prima metà dell'anno prossimo. Gli Oem potranno, invece, mettere le mani sulla variante Fingerprint Sensor for Display non prima di ottobre di quest'anno.

Nel terzo trimestre, invece, è attesa la distribuzione agli Oem del processore Snapdragon 450, evoluzione dello Snapdragon 435. Rispetto a quest'ultimo, il nuovo modello vanta diversi miglioramenti, anche frutto del processo di costruzione FinFET a 14 nanometri (utilizzato per la prima volta su una piattaforma mobile per dispositivi di fascia media). Se confrontato con il precedessore, il nuovo Snapdragon assicura un incremento di prestazioni Cpu e Gpu del 25% e una migliore efficienza energetica, risultante in quattro ore di funzionamento addizionali fra una ricarica della batteria e l'altra.

 

 

 

Lo Snapdragon 450, inoltre, supporta la risoluzione di schermo Full HD, una maggiore velocità di trasferimento dati su rete Lte e l'interfaccia Usb 3.0. Entro la fine dell'anno, secondo le previsioni di Qualcomm, arriveranno in commercio i primi smartphone tablet equipaggiati con questo prodotto.

 

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